La nonna del neonato ucciso a Traversetolo: "Pagherai per il male che hai fatto"
BOLOGNA – Una tragedia ha colpito la comunità di Traversetolo e il dolore della nonna del neonato ucciso si fa sentire in modo straziante. In un post pubblicato su Facebook, la donna, identificata come madre del fidanzato della presunta infanticida, ha espresso la sua angoscia e il suo sdegno, promettendo giustizia per il “piccolo angelo” strappato alla vita. “Pagherai per il male che hai fatto e che stai facendo alla mia famiglia, non esiste niente che può giustificare tutto questo”.
Le parole forti della nonna sono arrivate dopo la scoperta del corpo del neonato, sepolto nel giardino della villetta della presunta madre, una ventiduenne di Parma. La drammatica vicenda ha suscitato shock e indignazione in tutta la provincia di Parma, sollevando interrogativi su come sia potuto accadere un fatto così terribile.
Nel suo messaggio, la donna ha descritto la sua tristezza profonda e ha invitato la presunta madre a riflettere sulle sue azioni. “E poi quella tristezza dentro… diventa all’improvviso un macigno insopportabile”, ha scritto, aggiungendo che il dolore provato la porta a chiedersi perché non ci sia stata comunicazione o supporto in una situazione così tragica.
Il post, pubblicato la sera dell’11 settembre, è diventato virale dopo la diffusione della notizia. La donna ha anche rilasciato un’intervista a Ore 14, la trasmissione condotta da Milo Infante su Rai 2, approfondendo il suo drammatico appello per giustizia.
La nonna ha messo in evidenza la sua determinazione a perseguire la verità , dichiarando: “Spero ti torni tutto perché quello che meriti tu e chi ti ha aiutato è solo miseria e sofferenza per il resto della vita”. Il suo messaggio di amore eterno verso il nipote defunto evidenzia l’accettazione di un dolore che la accompagnerà per sempre.
In un’altra parte del post, ha affermato con fermezza: “Farò di tutto perché tu possa avere la giustizia e la pace che meriti”. Le parole di questa nonna rappresentano non solo il dolore di una famiglia, ma anche la chiamata a una responsabilità collettiva, affinché eventi simili non si ripetano mai più.
La sensibilitĂ e la forza emotiva di queste dichiarazioni gettano una nuova luce su un caso giĂ intriso di angoscia, mentre la comunitĂ attende risposte e giustizia per il neonato che non ha avuto una chance di vita. La storia continua a suscitare reazioni e riflessioni su temi di amore, perdita e giustizia, lasciando un segno profondo nel cuore di chiunque ne venga a conoscenza.