Ddl Sicurezza: Via libera alla Camera per misure contro nuovi reati e gestione delle detenute madri
Il 18 settembre 2024, la Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura il Disegno di Legge sulla Sicurezza voluto dal governo Meloni, segnando un importante passo avanti nel rafforzamento delle politiche di sicurezza pubblica. Con un voto che ha visto 162 favorevoli e 91 contrari, il provvedimento introduce nuove fattispecie di reato e inasprisce le pene per una serie di comportamenti ritenuti problematici.
Nuove fattispecie di reato e misure contro le occupazioni abusive
Tra le novità più significative, emerge la creazione del reato di “occupazione arbitraria di un immobile”, punibile con una pena da due a sette anni di carcere. Questo cambiamento segna la transizione di una violazione da reato civile a penale, facilitando ulteriormente le operazioni di sgombero. Inoltre, l’approvazione della normativa ha generato preoccupazioni per quanto riguarda le misure di repressione delle manifestazioni di dissenso, con sanzioni più severe per chi protesta bloccando strade o ferrovie.
Castrazione chimica volontaria e detenute madri
Una delle discussioni più controverse ha riguardato l’adozione di un tavolo di lavoro sulla castrazione chimica volontaria per i colpevoli di violenze sessuali. L’iniziativa, approvata attraverso un ordine del giorno della Lega, mira a considerare la possibilità di trattamenti sanitari per chi accetta di intraprendere percorsi di assistenza.
Altrettanto significativa è la misura che elimina l’obbligo di rinviare l’esecuzione della pena per le detenute madri. Ogni caso sarà esaminato individualmente dal giudice, segnando un passaggio da politiche di clemenza a misure di garanzia della sicurezza, specialmente in risposta a dati evidenziati rispetto all’aumento dei furti in metropolitana da parte di donne in stato di gravidanza.
Stretta su cannabis light e aggressioni ai sanitari
Il disegno di legge prevede anche il divieto di vendita della cannabis light, una decisione che ha già suscitato reazioni contrastanti. I trasgressori potrebbero affrontare pene simili a quelle previste per reati legati agli stupefacenti.
Una nuova norma particolarmente attesa è quella che prevede pene più severe per le aggressioni a personale sanitario, un fenomeno che ha visto un aumento preoccupante negli ultimi anni. Il nuovo reato di lesioni a medici e infermieri prevede pene che variano da due a dieci anni a seconda della gravità dell’aggressione.
Implicazioni per le libertà civili e monitoraggio delle forze di polizia
Con l’introduzione di misure come l’uso di bodycam per le forze dell’ordine, il governo sembra voler garantire una maggiore sicurezza sia per i cittadini che per gli agenti stessi, in un contesto di crescente violenza nei confronti di chi opera nel settore della sicurezza. Tuttavia, analisti e attivisti esprimono preoccupazione per le possibili ripercussioni su diritti civili e libertà di espressione.
Verso il Senato: il futuro del Ddl Sicurezza
Adesso, il Ddl Sicurezza passerà all’esame del Senato per una seconda lettura, dove le misure proposte e le loro implicazioni sociali e legali saranno nuovamente messe alla prova. Mentre il governo difende la necessità di un approccio più severo per garantire la sicurezza pubblica e la tutela di determinate categorie di lavoratori, resta da vedere come verranno accolte queste disposizioni da una società già divisa sui temi della giustizia e dei diritti umani.