Maltempo in Romagna: oltre 500 interventi dei Vigili del Fuoco in 24 ore
Nelle ultime 24 ore, l’Emilia-Romagna ha affrontato un’intensa ondata di maltempo che ha portato a più di 500 interventi da parte dei Vigili del Fuoco. La situazione è particolarmente critica nella provincia di Ravenna, dove i soccorritori sono stati impegnati in azioni di emergenza per evacuare le persone bloccate nelle proprie abitazioni.
Esondazioni e frane mettono a dura prova le comunità locali. Il torrente Senio ha esondato in diverse località, tra cui Castel Bolognese e Cotignola. Qui, i Vigili del Fuoco hanno dovuto fare affidamento anche su elicotteri Drago per salvare i cittadini in difficoltà. Interventi sono stati registrati anche nella provincia di Forlì-Cesena, dove i soccorritori acquatici hanno evacuato 14 persone, inclusi sette disabili in una residenza sanitaria, e un centinaio di animali minacciati dalle acque.
Il Comune di Cotignola ha emesso un avviso di emergenza per i residenti che abitano a meno di 100 metri dal canale Cer, chiedendo loro di salire ai piani alti o evacuare immediatamente. La situazione è stata definita "critica" in nove comuni della Bassa Romagna, rendendo necessaria l’attivazione di centri di accoglienza per chi cerca rifugio.
“Maltempo in esaurimento”, ma con piogge superiori a quelle del 2023, dichiara Irene Priolo, presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna. Intervenuta su Rai Radio 1, Priolo ha sottolineato che le precipitazioni hanno superato in alcuni casi i 250 millimetri, cifra ben oltre le previsioni iniziali. Pur riconoscendo la gravità dell’evento, ha rassicurato che il maltempo sta attenuandosi, pur continuando a monitorare i colmi di piena ancora in corso.
La presidente ha insistito sulla necessità di accelerare le opere di prevenzione, tra cui la costruzione di casse di espansione, ritenute fondamentali per la sicurezza della regione. Priolo ha evidenziato che, con gli investimenti appropriati, molte delle attuali problematiche legate alla gestione delle acque potrebbero essere mitigate, a patto che vengano attuate le misure già pianificate dopo l’alluvione del maggio 2023.
Concludendo il suo intervento, Priolo ha confermato che, sebbene il maltempo di quest’anno abbia creato problemi significativi, le difese idrauliche erette dopo l’evento del 2023 hanno limitato i danni. Tuttavia, rimane alta l’attenzione su quanto accaduto, visto che la memoria della devastazione dello scorso anno è ancora viva tra i cittadini. La corsa contro il tempo per approvare i finanziamenti necessari è più che mai urgente.