Giuli apre il G7 Cultura a Napoli: un forte segnale di sostegno all’Ucraina
NAPOLI – Il G7 Cultura ha preso avvio oggi nel prestigioso Palazzo Reale di Napoli, con un’illuminante apertura da parte del ministro italiano della Cultura, Alessandro Giuli. L’evento ha visto la partecipazione del ministro della Cultura ucraino, Mykola Tochytskyi, simbolo della resistenza del popolo ucraino contro l’aggressione russa.
“Ho voluto che ad aprire i lavori di questa sessione sia Mykola Tochytskyi.” Con queste parole, Giuli ha voluto mettere in evidenza la gravitĂ della situazione in Ucraina, paese che da oltre due anni affronta un conflitto devastante. “Questa guerra è stata lanciata per togliere al popolo ucraino la libertĂ e la democrazia,” ha aggiunto il ministro, sottolineando l’importanza di proteggere l’identitĂ culturale di una nazione sotto attacco.
Giuli ha evidenziato come il conflitto non solo stia generando immense sofferenze umane, ma stia anche portando a un attacco indiscriminato al patrimonio culturale ucraino. Sono numerosi, ha riferito, i luoghi di grande rilevanza culturale, dalle chiese ai musei, che sono stati colpiti dalle bombe russe. “Non possiamo permettere un tentativo di cancellazione dell’identità culturale ucraina”, ha affermato, richiamando l’urgenza di un freno a queste violazioni.
Nell’ambito dell’inaugurazione, Giuli ha consegnato a Tochytskyi una medaglia di bronzo per commemorare i due anni di resistenza dell’Ucraina. Questa medaglia, realizzata presso la Zecca dello Stato, non rappresenta solo un simbolo di vicinanza, ma anche un gesto concreto di sostegno: “Il ricavato delle vendite andrĂ a sostenere l’ospedale pediatrico di Leopoli,” ha precisato Giuli, sottolineando la necessitĂ di assistere i bambini colpiti dalla guerra.
In un momento di forte suggestione, il ministro ha ricordato che la medaglia è stata donata anche agli altri rappresentanti del G7, come segno del loro impegno a favore dell’Ucraina e dell’importanza di un’azione collettiva per difendere il patrimonio culturale di un Paese aggredito.
“Le democrazie liberali devono essere unite per la tutela dei beni culturali,” ha concluso Giuli, promuovendo un messaggio di solidarietà e cooperazione internazionale che segna il tono di questo G7 Cultura. La scelta di aprire i lavori con un intervento ucraino vuole riaffermare la centralità della cultura come valore imprescindibile nella tutela della libertà e della dignità umana.
Questo vertice rappresenta un’iniziativa decisiva non solo per il futuro culturale dell’Ucraina, ma anche per riaffermare l’importanza di una comunitĂ internazionale coesa e solidale di fronte alle ingiustizie.