Sicilia e Tunisia unite: firmato il protocollo per l’interconnessione elettrica Elmed e il recupero del Tempio G di Selinunte

Sicilia si prepara a diventare un hub energetico con il nuovo collegamento elettrico Italia-Tunisia

Oggi, a Palazzo d’Orléans di Palermo, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, e l’amministratore delegato di Terna, Giuseppina Di Foggia, hanno firmato un importante protocollo d’intesa per la realizzazione di Elmed, l’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia. Questa iniziativa, autorizzata dal ministero dell’Ambiente lo scorso maggio, rappresenta un passo fondamentale verso la transizione energetica del Paese e per l’integrazione dei mercati energetici nel Mediterraneo.

L’accordo stabilisce una sinergia operativa tra Regione e Terna, facilitando l’avvio dei lavori e la realizzazione dell’opera. L’impegno della Regione è di supportare le procedure di progettazione, mentre Terna assicura un costante aggiornamento sui lavori, mirando a ridurre l’impatto sui territori locali.

In un contesto di collaborazione, le due istituzioni hanno anche pianificato opere di riqualificazione ambientale collegate al progetto. A tal proposito, Terna contribuirà con un milione di euro, cui la Regione aggiungerà quattro milioni provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione. Questi fondi saranno destinati alla ricostruzione parziale delle colonne del tempio “G” nel Parco archeologico di Selinunte, sottolineando l’attenzione verso il patrimonio culturale.

"Il collegamento elettrico tra Italia e Tunisia è un’opera strategica", ha dichiarato Schifani, mettendo in luce l’importanza di questa infrastruttura nel contesto della politica energetica nazionale. "La Sicilia svolge un ruolo di primo piano in questo processo, sia per la sua posizione geografica sia per il suo potenziale come hub energetico."

Da parte sua, Di Foggia ha evidenziato gli oltre tre miliardi di euro di investimenti previsti da Terna nei prossimi cinque anni per reti elettriche sostenibili, ribadendo che l’interconnessione con la Tunisia contribuirà a diversificare le fonti di approvvigionamento energetico in Europa, stabilizzando così il sistema elettrico italiano.

Il progetto Elmed, co-realizzato da Terna e dalla società tunisina STEG, prevede la costruzione di un cavo elettrico in corrente continua da 600 MW, per un totale di circa 220 km, di cui gran parte in cavo sottomarino. L’infrastruttura, che avrà un impatto notevole sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e sulla sicurezza dell’approvvigionamento elettrico, è parte integrante del Piano Mattei, un piano ambizioso per il rafforzamento delle interconnessioni energetiche nel Mediterraneo.

È interessante notare che 307 milioni di euro per l’opera provengono dalla Commissione europea, nell’ambito del programma Connecting Europe Facility. Questa è la prima volta che l’Unione finanzia un progetto che coinvolge un Paese non membro, segnando un’opportunità di integrazione e collaborazione nella regione.

Questo protocollo di intesa non solo rappresenta un’importante evoluzione nel settore energetico siciliano e italiano, ma evidenzia anche l’impegno nel coniugare sviluppo sostenibile e tutela del patrimonio storico e culturale. Con l’interconnessione Italia-Tunisia, la Sicilia si prepara a diventare un attore chiave nella transizione energetica europea, abbracciando nuove opportunità di crescita e innovazione.