Israele colpisce il sud del Libano: bilancio drammatico tra morte e distruzione

Israele colpisce il sud del Libano: almeno 100 morti e 400 feriti

ROMA – Una nuova escalation di violenza ha scosso il sud del Libano con un attacco aereo israeliano che ha provocato distruzione e sofferenza. Secondo fonti ufficiali, sono stati bombardati circa 300 obiettivi militari, principalmente associati a Hezbollah, con un bilancio provvisorio che conta almeno 100 vittime e oltre 400 feriti, come riportato dal ministero della Salute libanese.

I bombardamenti, iniziati nella prima mattinata, hanno colpito un’ampia area, interessando circa cinquanta comuni nei territori meridionali e orientali del Libano. Le immagini diffuse sui social media mostrano la devastazione di molte aree residenziali e infrastrutture vitali, con la popolazione locale in preda al panico. Numerosi residenti, spaventati dall’inasprirsi della situazione, stanno affrontando una nuova crisi di sfollati.

In un tentativo di mitigare i danni alla popolazione civile, il governo israeliano ha inviato avvisi tramite sms, esortando i cittadini libanesi a evacuare le loro abitazioni per motivi di sicurezza. Le autorità israeliane hanno fornito una mappa che identificava 19 comuni del sud del Libano ritenuti “sospetti”, senza però specificare le località esatte destinate ad essere bombardate. Questa strategia, secondo Israele, è volta a minimizzare il numero di civili coinvolti, ma le conseguenze sul terreno parlano chiaro: la sofferenza umana continua ad aumentare.

L’attacco di oggi segna un ulteriore capitolo di un conflitto già complesso e instabile. Le tensioni tra Israele e Hezbollah, gruppo militante libanese sostenuto dall’Iran, sono già ai massimi storici, e questi eventi rischiano di amplificare ulteriormente la crisi nella regione. Gli sforzi per raggiungere una pace duratura sembrano sempre più lontani, mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione.

Nel frattempo, la popolazione libanese affronta l’ennesimo incubo di violenza e instabilità, mentre le nubi di guerra si addensano pesantemente sul loro orizzonte. Senza una soluzione in vista, la situazione continua a destare allarme, rendendo urgente un intervento diplomatico per fermare il ciclo di violenza che attanaglia la zona.