Rapito in un parco a 6 anni nel 1951: "Ritrovato" più di 70 anni dopo
Una storia che tocca profondamente le corde della memoria e della speranza ha visto la luce grazie all’instancabile lavoro di una nipote e agli strumenti moderni della genetica. Luis Armando Albino, rapito all’età di sei anni nel 1951 mentre giocava in un parco di West Oakland, in California, è stato finalmente ritrovato dalle sue nipoti più di settant’anni dopo.
Il drammatico rapimento e un lungo silenzio
Il 21 febbraio 1951, un episodio straziante segnò il destino di Luis. Mentre trascorreva il pomeriggio giocando con il fratello maggiore, una donna gli promise, in spagnolo, delle caramelle, attirandolo verso di sé. Da quel momento, la vita del piccolo è cambiata per sempre: il bambino fu rapito e portato in aereo sulla costa orientale degli Stati Uniti, dove, successivamente, crebbe con una coppia che lo adottò. Per oltre sette decenni, la sua famiglia californiana ha conservato la speranza di riunirsi a lui, nonostante il silenzio che avvolgeva la sua sorte.
Il geniale utilizzo del Dna per una riunione familiare
La prima scintilla di speranza è scoccata nel 2020, quando Alida Alequin, nipote di Luis, ha deciso di effettuare un test del DNA "solo per divertimento". I risultati hanno mostrato una corrispondenza del 22% con un uomo, che si è rivelato essere lo zio scomparso. Dopo questa scoperta, Alida e le sue figlie hanno intrapreso un’ardua ricerca, avviando un processo che li avrebbe portati a riunirsi con un familiare perduto da tanto tempo.
La determinazione di Alida e il supporto delle autorità
Guidata dalla fede nel ritrovamento, Alida ha visitato una biblioteca pubblica di Oakland, dove ha consultato i microfilm degli articoli del Tribune. Qui, un’immagine di Luis insieme al suo fratello Roger ha acceso una nuova determinazione nella nipote. Convinta di essere sulla giusta strada, si è recata presso la polizia di Oakland, e dopo che le autorità hanno verificato la validità della nuova pista, il caso è stato riaperto.
“L’abbiamo trovato”
Il culmine di questa straordinaria vicenda è avvenuto il 20 giugno scorso, quando gli investigatori hanno rintracciato Luis, ora un uomo di 77 anni, padre e nonno, e un pompiere in pensione. Alida ha ricordato quel momento indimenticabile: “Non abbiamo iniziato a piangere finché gli investigatori non se ne sono andati. Ho preso le mani di mia madre e ho detto, ‘L’abbiamo trovato’. Ero felicissima”. Luis, nel riabbracciare la nipote, ha espresso la sua gratitudine in modo toccante: “Grazie per avermi trovato”, accompagnato da un caloroso bacio.
Questa incredibile storia di speranza, ricerca e riunificazione familiare serve da potente reminder del legame indissolubile che unisce le persone, anche di fronte alle avversità più inimmaginabili.