Italia in pensione: oltre 16 milioni di pensionati e il divario di reddito tra uomini e donne

Italia, un Paese in pensione: oltre 16 milioni di pensionati

Secondo il rapporto annuale dell’INPS, al 31 dicembre 2023 l’Italia conta ben 16,2 milioni di pensionati, di cui 8,4 milioni sono donne e 7,8 milioni uomini. Un numero che evidenzia non solo la dimensione del fenomeno pensionistico nel nostro Paese, ma anche le disparità persistenti tra i generi. Infatti, sebbene le donne rappresentino la maggioranza dei pensionati, esse percepiscono solo il 44% del reddito pensionistico totale, corrispondente a 153 miliardi di euro rispetto ai 194 miliardi percepiti dagli uomini.

L’importo lordo complessivo delle pensioni erogate ha raggiunto i 347 miliardi di euro, confermando un trend di crescita e stabilità nel sistema previdenziale italiano. Il divario retributivo di genere nei redditi pensionistici è significativo, con gli uomini che godono di una pensione media mensile superiore del 35% rispetto alle donne.

Un incremento dell’età pensionabile

Un ulteriore dato interessante emerge dall’analisi dell’età media al pensionamento. Tra il 2012 e il 2023, l’età media per accedere alla pensione è aumentata da 62,1 a 64,6 anni, con un aumento ancor più marcato per le pensioni di vecchiaia, passando da 64,1 a 67,5 anni. Questo incremento è in parte attribuibile agli adeguamenti normativi legati all’aumento della speranza di vita, come stabilito dalla riforma Monti-Fornero.

La divisione per tipologia di calcolo della pensione rivela differenze significative: l’età media al pensionamento per le pensioni retributive e miste è aumentata di oltre 3,5 anni, ma rimane inferiore di un anno e mezzo rispetto a quella delle pensioni contributive, fissata a 68,7 anni. Le pensioni anticipate, invece, mostrano un’età media significativamente più bassa, attestandosi intorno ai 62 anni.

La visione del presidente INPS

Gabriele Fava, presidente dell’INPS, ha commentato questi dati sottolineando “i volumi degli utenti e i dati economici e finanziari” del bilancio dell’istituto. Con oltre 26 milioni di lavoratori assicurati e 1,8 milioni di imprese, egli ha definito il bilancio un “risultato positivo, che ci consente di guardare avanti con fiducia”, evidenziando la necessità di continuare a migliorare il sistema previdenziale.

Questi dati offrono uno spaccato significativo della realtà pensionistica italiana, evidenziando non solo la crescente popolazione di pensionati, ma anche le disparità di genere ancora presenti e l’importanza di un sistema previdenziale alla luce dei cambiamenti demografici in atto. La sfida sarà garantire un equo riconoscimento per tutti i cittadini, in particolar modo per le donne, nel rispetto di una dignità economica fondamentale.