Raggiunto il Quorum per il Referendum sulla Cittadinanza: 500mila Firme in Poche Settimane
Roma, 24 settembre 2024 – Il movimento per la riforma della legge sulla cittadinanza italiana segna un’importante vittoria: sono state raccolte oltre 500.000 firme per il referendum “Figlie e figli d’Italia”. Il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, esprime il suo entusiasmo attraverso i social, sottolineando che questa mobilitazione rappresenta solo “il primo passo verso una legge più giusta”.
La petizione, lanciata come iniziativa promossa dalla rete di associazioni della società civile e sostenuta da cinque partiti di opposizione, ha bruciato le tappe, raggiungendo il quorum necessario da presentare al Ministero della Giustizia. Magi afferma: “Hanno dimostrato che, quando il Parlamento non trova il coraggio di cambiare leggi ingiuste, possono mobilitarsi e farlo loro stessi”.
Una Riforma Necessaria
L’attuale normativa, introdotta nel 1992, prevede che la cittadinanza possa essere concessa agli stranieri che risiedono legalmente in Italia da almeno dieci anni. Con la proposta di referendum, si chiede di dimezzare questo termine a cinque anni, come era previsto in precedenza e come accade in diversi altri Stati membri dell’Unione Europea.
Magi e le associazioni promotrici evidenziano che i requisiti per la concessione della cittadinanza rimarrebbero invariati, riguardando la conoscenza della lingua italiana, la stabilità economica e l’ottemperanza agli obblighi fiscali. Questo cambiamento ha il potenziale di beneficiare direttamente o indirettamente circa 2,5 milioni di persone.
La Voce dei Cittadini
Noura Ghazoui, presidentessa del Coordinamento nazionale Nuove generazioni italiane (CoNNGI), assicura che “superare le 450.000 firme rappresenta un segnale forte e chiaro” della volontà collettiva di modificare la legge. La maggior parte di queste firme proviene da individui nati o cresciuti in Italia che, nonostante contribuiscano attivamente alla società, non vedono riconosciuti i loro diritti di cittadinanza.
Ghazoui continua: “Ogni firma è un passo avanti verso una società più inclusiva e giusta”, e persiste nel percorso per raccogliere le necessarie 500.000 firme. La sua determinazione riflette un forte desiderio di cambiamento che si sta consolidando nel tessuto sociale italiano.
Una Chiamata all’Inclusione
Il referendum non rappresenta solo un cambiamento normativo, ma anche un invito a costruire un’Italia più aperta ed accogliente. Come sottolineano i promotori, “questa è l’Italia che vogliamo, l’Italia che abbiamo scelto”. Con il raggiungimento del quorum, si avvia ora una nuova fase, quella della discussione e della speranza di una legge che riconosca e valorizzi ogni persona che contribuisce alla comunità italiana.
La mobilitazione popolare suggerisce un crescente impegno verso l’inclusione e la giustizia sociale, mostrando come i cittadini possano giocare un ruolo fondamentale nel cambiamento delle leggi che li riguardano. Con la richiesta di riforma della legge sulla cittadinanza, non è solo una questione giuridica ma una vera e propria lotta per riconoscere identità e diritti a chi ha scelto di far del nostro Paese la propria casa.