Irene Pivetti Condannata a Quattro Anni per Autoriciclaggio ed Evasione Fiscale
Irene Pivetti, ex presidente della Camera e figura di spicco della Lega, è stata condannata a quattro anni di reclusione per autoriciclaggio e evasione fiscale dal Tribunale di Milano. La decisione della quarta sezione penale giunge al termine di un processo che coinvolge anche altri tre imputati in relazione a operazioni commerciali risalenti al 2016, del valore complessivo di circa 10 milioni di euro.
Le indagini si sono concentrate su una complessa compravendita di tre Ferrari Granturismo, ipotizzate come strumenti per riciclare proventi di attività illecite. In aggiunta alla condanna di Pivetti, il pilota di rally Leonardo Isolani e la moglie Manuela Mascoli hanno ricevuto la pena di due anni di reclusione, mentre la figlia di quest’ultima, Giorgia Giovannelli, è stata assolta. Per tutti e tre gli imputati, la pubblica accusa aveva inizialmente chiesto una pena di tre anni.
La sentenza prevede anche la confisca di oltre 3,4 milioni di euro a carico di Pivetti, cifra già sequestrata durante le indagini e ora definitva. L’ex esponente leghista dovrà inoltre affrontare una multa di 6.000 euro e si è vista infliggere pene accessorie, compresa l’interdizione dai pubblici uffici per un periodo di cinque anni.
In risposta alla condanna, Pivetti ha dichiarato: “Era prevedibile, il tema era fare passare la Pivetti come un evasore fiscale, ma questo non è vero.” Ha sostenuto che le operazioni erano in realtà “una normale transazione commerciale” per la quale ha affermato di aver regolarmente pagato le tasse. A tal proposito, ha affermato di sentirsi “perseguitata dalla giustizia”, oltre a denunciare un sistema che talvolta sembra aver bisogno di un bersaglio visibile.
Nonostante questa condanna, Pivetti è attualmente coinvolta in un ulteriore processo, per il quale è stato richiesto il rinvio a giudizio. In questo caso, l’ex presidente è accusata di frode in forniture pubbliche riguardante la compravendita di mascherine dalla Cina durante la pandemia di Covid, che si sarebbero rivelate non idonee e quindi inutilizzabili.
La condanna di Pivetti si inserisce in un contesto di crescente attenzione sulle questioni di evasione fiscale e autoriciclaggio, tematiche che continuano a suscitare dibattiti accesi nell’opinione pubblica e nella politica italiana.