Commemorazione della strage di Marzabotto: Mattarella e Steinmeier uniti nel ricordo
Marzabotto, 29 settembre 2024 – Oggi si è tenuta una solenne commemorazione per ricordare l’80esimo anniversario della strage di Monte Sole, un evento tragico che segnò profondamente la storia dell’Italia e della Germania. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier hanno partecipato insieme alla cerimonia a Marzabotto, sottolineando l’importanza della memoria condivisa tra i due Paesi.
All’evento sono arrivati da Bologna, viaggiando sullo stesso volo di Stato. Mattarella era accompagnato dalla figlia Laura, mentre Steinmeier ha viaggiato con la moglie Elke Buedenbender. La scelta di commemorare insieme questo oscuro capitolo della storia europea rappresenta un passo significativo verso la riconciliazione tra le nazioni europee.
La memoria di un crimine atroce
Durante la cerimonia, il Ministro per le Riforme Istituzionali, Elisabetta Casellati, ha dichiarato: “Oggi commemoriamo una delle tragedie più atroci e disumane della Seconda Guerra Mondiale.” La strage di Marzabotto, avvenuta tra settembre e ottobre del 1944, portò alla morte di quasi 800 civili, tra cui donne, anziani e bambini, a causa delle azioni delle truppe naziste e dei fascisti. Casellati ha messo in evidenza come la memoria di questo crimine contro l’umanità debba servire da monito contro gli abissi in cui l’umanità può sprofondare, quando guerra, odio e intolleranza prevalgono.
Un appello alla riflessione
Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, ha espresso sui social la sua necessità di non dimenticare. “Sono trascorsi 80 anni dalla strage di Marzabotto, un crimine spaventoso che deve continuare a scuotere le nostre coscienze.” Richetti ha sottolineato come la presenza dei due presidenti sia di fondamentale importanza: “L’Italia e l’Europa devono camminare insieme, utilizzando la memoria come strumento per costruire un futuro di pace.”
Un significato profondo
Questa commemorazione non è solo un momento di riflessione per il passato, ma anche un richiamo all’unità in una Europa che spesso si trova a confrontarsi con le divisioni e le tensioni. La presenza di Mattarella e Steinmeier, due leader di Paesi che hanno condiviso un passato drammatico, rappresenta un simbolo di come la memoria e la storia possano fungere da ponte per superare le differenze e costruire un futuro migliore.
In un contesto internazionale segnato da conflitti e instabilità, la celebrazione di eventi come quello di oggi diventa cruciale per educare le nuove generazioni riguardo gli orrori della guerra, affinché simili atrocità non possano mai ripetersi.