Festa di San Michele Arcangelo: Un Giorno di Riconoscimento e Comunione per la Polizia di Stato di Venezia

La Polizia di Stato di Venezia celebra San Michele Arcangelo in una cerimonia sobria e significativa

Il 29 settembre 2024, la Polizia di Stato ha commemorato il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo, con una serie di eventi di carattere civile e religioso nella città di Mestre. Questa celebrazione assume un significato particolare per i poliziotti della Questura di Venezia, in quanto San Michele è anche il patrono della città stessa.

Le celebrazioni sono iniziate nella mattinata, quando una delegazione della Polizia ha partecipato alla cerimonia dell’Alzabandiera in Piazza Ferretto, organizzata dall’Amministrazione Comunale e alla quale hanno preso parte le massime autorità cittadine. Un momento di unione tra le forze dell’ordine e la comunità, che dimostra quanto sia forte il legame tra la Polizia e la popolazione di Mestre.

Successivamente, la celebrazione si è spostata presso il Duomo di San Lorenzo Martire, dove il Patriarca di Venezia, Arcivescovo Francesco Moraglia, ha officiato una Santa Messa in onore di San Michele. La spiritualità di questo evento ha ampliato il senso di comunità e solidarietà, rilevando il valore della giustizia e della protezione, rappresentati dal Santo Patrono.

Al termine della funzione religiosa, presso il Commissariato di P.S. di Mestre, si è svolta una cerimonia di premiazione per il personale che si è distinto per lodevole comportamento. Venti sei poliziotti sono stati premiati, ricevendo attestati di riconoscimento per il loro merito e dedizione nel servizio. Tra i premiati, di particolare rilievo è stato l’encomio concesso all’Ispettore Maurizio Brisotto, al Sovrintendente Gabriele D’Avico e all’Agente Paolo Rinaldo, che si sono contraddistinti nei loro compiti.

Il Questore di Venezia, Gaetano Bonaccorso, ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dagli agenti, sottolineando l’importanza di riconoscere e valorizzare l’impegno di chi, ogni giorno, si adopera per garantire la sicurezza dei cittadini. In questo contesto, la cerimonia ha avuto luogo anche in occasione del "family day", un’opportunità per le famiglie dei dipendenti di entrare in contatto diretto con l’attività della Polizia.

A causa dei recenti tragici eventi accaduti a Mestre, con la morte del giovane Giacomo Gobbato, la Polizia ha deciso di limitare le celebrazioni alla semplice cerimonia religiosa e alla premiazione. La scelta di rinunciare all’esposizione dei mezzi e alle tradizionali esibizioni operative testimonia un profondo rispetto per il dolore della comunità, sottolineando la sensibilità della Polizia nei confronti degli eventi che segnano la vita sociale.

In conclusione, la celebrazione di San Michele Arcangelo ha rappresentato non solo un momento di festa, ma anche una riflessione sui valori di giustizia, protezione e umanità che la Polizia di Stato si impegna a diffondere quotidianamente. Un messaggio di unità e solidarietà, fondamentale per affrontare le difficoltà e per costruire una comunità più coesa e sicura.