La Regione Siciliana e i Vescovi di Sicilia accendono la lampada a San Francesco: un atto di speranza e impegno sociale
Il 4 ottobre, in occasione delle celebrazioni annuali in onore di San Francesco d’Assisi, la Regione Siciliana e la Conferenza Episcopale Siciliana offriranno l’olio per la lampada votiva che arde incessantemente davanti alla tomba del Santo Patrono d’Italia. Questo gesto non è solo una tradizione, ma rappresenta un forte legame con il messaggio francescano, che oggi risuona con particolare urgenza.
“Rispettare la sofferenza e coltivare la fiducia sono sfide attuali che la Sicilia affronta”, ha dichiarato Mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, evidenziando l’importanza di richiamarsi agli insegnamenti di Francesco in un contesto di incertezze e crisi. La manifestazione, intitolata “Custodi di bellezza accendiamo la speranza”, coinvolgerà un’ampia delegazione siciliana, composta da 2.200 pellegrini, tra cui 128 presbiteri e 4 diaconi.
In questa occasione, la Regione Siciliana, guidata dal Presidente Renato Schifani, si impegnerà a donare mille litri di olio, simbolo di vita e speranza, oltre a 20.000 euro destinati al restauro di due opere d’arte. Questo gesto segna un momento significativo per la comunità siciliana, che si riunisce attorno ai valori della giustizia e della solidarietà, ispirati dall’esempio di San Francesco.
“L’olio prodotto della terra siciliana è frutto del lavoro appassionato della sua gente”, ha sottolineato Schifani, rimarcando come questo atto non sia solo simbolico, ma un modo per costruire un futuro migliore per la regione. L’offerta di olio sarà accompagnata da una confezione speciale realizzata con materiali provenienti dal giardino della memoria, un chiaro messaggio di lotta contro ogni forma di mafia.
Durante l’evento, verrà conferito il premio “Rosa d’Argento” 2024 a Suor Alfonsina Fileti della diocesi di Acireale, per il suo impegno a favore delle famiglie in difficoltà e delle donne vittime di violenza domestica. Un riconoscimento che testimonia l’importanza del volontariato e dell’attenzione al sociale, valori fondamentali per la comunità siciliana.
Mons. Antonino Raspanti, Presidente della CESi, ha commentato: “Il pellegrinaggio ad Assisi è un’opportunità per riflettere sui valori che San Francesco ha incarnato”, invitando alla promozione del dialogo e della comprensione in un mondo spesso polarizzato. La presenza di una delegazione così numerosa e rappresentativa della società siciliana è un segno di unità e di speranza per il futuro.
Alla luce delle attuali sfide sociali, economiche e ambientali, il messaggio di San Francesco emerge come un faro fondamentale di fraternità e di pace per la Sicilia e per l’intera nazione. “Invertire le dinamiche distruttive e divisive è essenziale per costruire una terra di pace e speranza”, ha concluso Mons. Peri, riaffermando la necessità di rinnovare il legame con Dio, con i nostri simili e con il mondo circostante.
Questa iniziativa non è solo una cerimonia, ma un impulsa a vivere i valori francescani nella quotidianità, trasformando la sofferenza in azione costruttiva e creativo. La lampada accesa a San Francesco diventa così un simbolo di impegno e un faro di luce per tutti coloro che cercano un futuro migliore.