Data center da 300 milioni inaugurato a Roma | È davvero una scelta strategica o un rischio per la Capitale?

Inaugurato a Roma il primo grande data center di Aruba

Roma ha accolto oggi un’importante novità nel settore tecnologico con l’inaugurazione del primo modulo del nuovo Hyper cloud data center di Aruba. Questo imponente centro di archiviazione dati, progettato per gestire fino a 30 megawatt di potenza, si trova nel cuore del Tecnopolo Tiburtino, un’area già sede di oltre 150 aziende innovative.

Una volta completato, il data center occuperà un campus di 74.000 metri quadrati, dei quali 52.000 saranno dedicati esclusivamente ai data center. Situato nella cosiddetta Tiburtina Valley, il progettato campus non solo arricchisce il panorama imprenditoriale romano, ma rappresenta anche un’importante opportunità per le aziende locali e internazionali.

Durante la cerimonia di inaugurazione, che ha visto la presenza di figure illustri come Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba, e Maurizio Veloccia, Assessore capitolino all’Urbanistica, è stato enfatizzato il valore della scelta di Roma come sede del nuovo centro. “La decisione di stabilire il Campus nella Capitale non solo migliora la nostra rete, ma rafforza anche il ruolo della città come hub strategico a livello nazionale,” ha dichiarato Cecconi.

L’infrastruttura, il cui costo si aggira intorno ai 300 milioni di euro, farà parte di un ampio network che include già il Global Cloud Data Center di Bergamo e due data center ad Arezzo. “Roma arriva dopo Bergamo e la Toscana e anticipa altre città: è importante non concentrare tutto in pochi luoghi, per evitare le criticità che hanno colpito altre metropoli europee,” ha aggiunto Cecconi.

Il design del nuovo data center è stato concepito per garantire una massima autonomia ai clienti, permettendo l’accesso a soluzioni di connettività internet di alta qualità e favorendo lo sviluppo di interconnessioni nel settore tecnologico. Con una particolare attenzione all’efficienza energetica, i due moduli del data center sono quasi interamente ricoperti di pannelli fotovoltaici e dotati di sistemi di raffreddamento avanzati.

Le sale server sono configurabili in base alle specifiche necessità degli utenti, garantendo anche un sistema di alimentazione a doppia sorgente per assicurare continuità operativa anche in caso di incidenti. Con questa iniziativa, Aruba non solo amplia la sua presenza in Italia, ma si propone anche di contribuire attivamente alla creazione di un ecosistema IT più sostenibile e efficiente, posizionando Roma come un crocevia di servizi cloud nel Paese.

L’inaugurazione di questo data center segna un passo significativo per Roma nella corsa verso l’innovazione tecnologica e la competitività sul mercato globale.