Mario Orfeo è il nuovo direttore di Repubblica: un cambio di rotta in un contesto di tensione
ROMA – Un importante rinnovamento nella direzione di Repubblica: Mario Orfeo è stato nominato nuovo direttore del prestigioso quotidiano, prendendo il posto di Maurizio Molinari. La notizia è stata comunicata oggi al comitato di redazione, segnando una svolta significativa in un periodo di turbolenze all’interno della testata. A margine di queste modifiche, si segnala anche la dimissione di John Elkann dalla presidenza di GEDI, con Maurizio Scanavino che assumerĂ ora il suo posto.
Il cambiamento di leadership avviene dopo una serie di malumori e proteste da parte della redazione, che ha espresso il proprio discontento riguardo a quelle che definiscono “gravi ingerenze nell’attivitĂ giornalistica” da parte dell’editore e di soggetti privati. L’ultimo atto di protesta si è manifestato attraverso uno sciopero indetto il 25 e il 26 settembre, che ha messo in evidenza il crescente malcontento tra i giornalisti della testata.
Mario Orfeo, 58 anni, è un volto noto del panorama mediatico italiano. Attualmente direttore del Tg3, Orfeo porta con sé un bagaglio di esperienza, avendo ricoperto ruoli di responsabilità in diverse testate e vertici della Rai, tra cui quello di direttore generale. Inoltre, ha già fatto parte della redazione di Repubblica, dove ha lavorato dal 1990 al 2002, diventando caporedattore centrale.
Mentre Molinari non lascerĂ completamente la testata, continuerĂ infatti a collaborare in qualitĂ di editorialista, l’arrivo di Orfeo rappresenta una speranza per molti all’interno della redazione, desiderosi di riconquistare la propria autonomia e professionalitĂ . Anche la posizione di amministratore delegato di GEDI, ora vacante, è stata affidata a Gabriele Comuzzo, passato dalla carica di vice direttore generale del gruppo.
Questi cambiamenti vertono su una necessitĂ evidente di ristrutturazione e di riallineamento tra la direzione editoriale e la redazione, al fine di ristabilire un clima di fiducia e collaborazione. Il futuro di Repubblica si annuncia intrigante e ricco di sfide, mentre Orfeo si prepara a guidare il giornale in una nuova fase, potenzialmente contraddistinta da una maggiore concordia interna.