VIDEO | Il senatore Lotito ci ricasca: altro pisolino in Aula. Quando la politica è più potente di un sonnifero
ROMA – L’ha fatto di nuovo. Claudio Lotito, noto senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, è tornato a strappare il sonno in diretta durante una seduta del Senato. Il suo rapporto con Palazzo Madama continua a dimostrarsi tanto ravvicinato quanto “narcotico”. Le immagini del suo ennesimo pisolino sono già diventate virali, confermando che, per Lotito, la politica è più potente di qualsiasi sonnifero.
Un rituale inaspettato
La nuova avventura tra le braccia di Morfeo è avvenuta durante una seduta dedicata alla ‘tutela del patrimonio immateriale culturale italiano’. Mentre i colleghi discutevano di concetti delicati e importanti, le palpebre di Lotito, implacabili, hanno iniziato a calare come massi lanciati da un grattacielo. Non è la prima volta che accade: già a maggio, durante una seduta della Commissione Cultura, si era spento in un lampo mentre parlava il suo vicino di banco, il Presidente del Verona Calcio, Maurizio Setti.
Il potere dell’eloquenza altrui
La strana coincidenza di questi episodi è che Lotito pare crollare sempre proprio mentre un collega prende la parola. Durante il dibattito sul destino del calcio italiano, fu proprio l’intervento del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a risvegliarlo: “A Clà, svegliate!” Lo slancio ristoratore durò poco, e ben presto il senatore tornò tra le braccia di Morfeo, lasciando intendere una certa disinteresse nei confronti del discorso in corso.
Quando il sonno prevale sul dibattito
Ieri, mentre il collega Mario Occhiuto parlava delle caratteristiche del ‘genius loci’, Lotito non ha potuto resistere. Gli interventi sul patrimonio culturale, arricchiti da riferimenti all’atmosfera dei borghi, sembravano non avere alcun effetto sul senatore, che ha iniziato a cedere al sonno proprio all’accenno al Tai Chi, una parola magica che ha segnato la sua dipartita nell’iperuranio dei pisolini.
Insomma, nella cornice di Palazzo Madama, Lotito sembra sentirsi a casa. Non si può dire che condivida l’ossessione per il potere tipica di molti politici; la sua inclinazione sembra piuttosto condurlo a sognare a occhi chiusi, rendendo la sua presenza in Senato quasi un mero atto di routine. Un’alternativa al sonno dei giusti, che, per quanto insolita, riesce a strappare un sorriso a chiunque segua le sedute di Palazzo Madama.