Un’importante operazione dei carabinieri di Piazza Dante, in collaborazione con il NAS di Catania e il supporto dei veterinari dell’ASP locale, ha portato al sequestro di una stalla abusiva nel quartiere di San Cristoforo, dove erano rinchiusi tre cavalli, tra cui un puledro di sei mesi, destinati alle corse clandestine. Quattro persone sono state denunciate.
Operazione nei quartieri storici
L’intervento delle forze dell’ordine, frutto di un’indagine approfondita, si è concentrato sui quartieri storici della città e nella provincia etnea. Le perquisizioni mirate hanno rivelato una rete di attività illegali legate alle corse di cavalli. Quattro uomini catanesi, di età compresa tra i 45 e i 63 anni, sono stati denunciati per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. Tra questi, tre risultano già noti alle forze dell’ordine.
La stalla abusiva e la “gestione familiare” a San Cristoforo
Il principale responsabile dell’operazione illegale è un 63enne che aveva allestito una stalla senza autorizzazioni. La gestione della struttura era formalmente affidata al nipote 51enne, mentre altri due uomini si occupavano rispettivamente dell’allevamento e della sorveglianza. Il 45enne, addetto alla guardia, è stato sorpreso a dormire in una dependance vicino alla stalla.
Condizioni inadeguate e uso di farmaci illeciti
L’ispezione della struttura ha messo in luce condizioni igieniche e strutturali disastrose: box angusti, scarsa ventilazione e pareti sporche. Inoltre, sono stati trovati farmaci veterinari, tra cui ormoni della crescita e vitamine, somministrati senza alcuna prescrizione medica. Gli inquirenti sospettano che i cavalli fossero dopati per migliorarne le prestazioni nelle corse.
Il sequestro dei cavalli e il sospetto delle corse clandestine
Oltre ai farmaci, all’interno della stalla sono stati trovati calessi sportivi, elementi che rafforzano l’ipotesi di un coinvolgimento nelle corse clandestine. I tre cavalli, privi di documenti identificativi, sono stati sequestrati e trasferiti in una struttura idonea per garantirne il benessere. Le indagini sono in corso e i quattro denunciati sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Catania.