La notte di mercoledì scorso, un distributore automatico di sigarette in via Galatioto, nel quartiere Picanello di Catania, è stato nuovamente preso di mira da una batteria di criminali. La tecnica, ormai collaudata, prevede l’uso di una bomba carta inserita nell’erogatore dei tabacchi. Un uomo incappucciato, con il volto coperto, è sceso da un veicolo e ha piazzato l’ordigno, che è esploso pochi secondi dopo, distruggendo il macchinario. Sebbene molti dei tabacchi siano rimasti intatti, i danni al distributore sono stati enormi.
Un colpo in meno di un minuto
Il malvivente ha impiegato meno di un minuto per completare il furto. Dopo aver innescato l’esplosione, ha rapidamente riempito un sacco con tutto ciò che poteva avere valore, ignorando la selezione accurata della refurtiva. Nonostante la chiamata immediata al 112 da parte di alcuni residenti, la banda è riuscita a fuggire in auto prima dell’arrivo della polizia. Il tutto è durato un minuto e otto secondi, lasciando il distributore devastato e la zona in stato di allerta.
Picanello sotto assedio: otto colpi in tre mesi
Dal novembre 2023 a febbraio 2024, la città di Catania ha registrato almeno otto furti simili, concentrati principalmente nel quartiere di Picanello. Il danno economico derivante da questi furti va ben oltre il valore della merce rubata. Ogni distributore automatico vale circa 20 mila euro, con monitor e schede elettroniche che da soli rappresentano migliaia di euro di spesa. Molti di questi apparecchi sono acquistati in leasing e assicurati, ma i rimborsi per i furti di tabacchi, considerati “bene a primo rischio assoluto”, sono solo parziali. Le tabaccherie colpite faticano a sostenere i costi di riparazione, e i tabaccai chiedono un nuovo intervento delle forze dell’ordine per fermare questi attacchi prima che si moltiplichino ulteriormente.