L’ASP di Ragusa aggiudica la gestione del bar all’ospedale “Giovanni Paolo II”
L’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Ragusa ha recentemente annunciato un’importante novità per il Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II”. Il Servizio Provveditorato dell’ASP ha ufficialmente aggiudicato la procedura per l’affidamento in concessione dei locali destinati alla gestione del servizio bar. La ditta vincitrice, proveniente da Modica, è ora tenuta a elaborare una proposta progettuale che dovrà essere sottoposta all’approvazione sia del Servizio Tecnico aziendale che della Direzione sanitaria e amministrativa di presidio.
Questo passo rappresenta un’importante evoluzione per l’ospedale, che ha visto la necessità di un punto di ristoro attrezzato per soddisfare le esigenze di pazienti, familiari e operatori sanitari. Il Direttore generale dell’ASP, dott. Giuseppe Drago, ha dichiarato: “Finalmente siamo pronti a colmare una lacuna che era durata troppo tempo e aveva tenuto sulle spine l’intera comunità ragusana.”
La creazione di uno spazio dedicato al ristoro non solo mira a migliorare l’esperienza all’interno dell’ospedale, ma rappresenta anche un’opportunità per il supporto dei professionisti del settore sanitario, che spesso si trovano a lavorare in condizioni di stress e pressione. “Il Presidio Ospedaliero ‘Giovanni Paolo II’ merita un punto di ristoro attrezzato, che possa migliorare l’esperienza dei pazienti e delle rispettive famiglie, oltre che dei nostri operatori,” ha aggiunto Drago.
Il processo di avvio del servizio procederà con la stipula dell’atto e la preparazione dei locali. L’obiettivo dell’ASP è infatti quello di inaugurare il nuovo bar entro le festività di Natale, un traguardo che, secondo il Direttore generale, rappresenta un passo significativo verso un miglioramento complessivo dei servizi offerti all’interno dell’ospedale.
Con questa iniziativa, l’ASP di Ragusa dimostra un impegno costante nel rispondere alle necessità della comunità, segnando un importante avanzamento verso la modernizzazione delle strutture sanitarie locali.