Tensioni a Pontida: Insulti a Tajani durante il raduno della Lega. Le scuse di Salvini e le parole dei Giovani Lega
PONTIDA (Bergamo) – Il tradizionale appuntamento della Lega a Pontida si è trasformato ieri, 5 ottobre 2024, in un’occasione di forte tensione tra i membri del partito e il ministro Antonio Tajani. Durante la marcia dei giovani leghisti, i cori di contestazione si sono diffusi rapidamente, con insulti espliciti rivolti all’alleato di Forza Italia.
“Tajani, Tajani, vaffanculo!” è stato il ritornello che ha accompagnato il corteo, con allusioni critiche alla sua apertura sullo Ius Scholae. Tra gli striscioni presenti, spiccava quello che recitava: “Ius scholae in vista, Tajani scafista”, rivelando il malcontento interno nei confronti delle posizioni del ministro.
Arrivato sul luogo del raduno, Matteo Salvini ha prontamente preso le distanze da questi comportamenti, affermando: “Tajani è un amico, fratello, alleato. Chiedo scusa a nome di 4-5 scemi.” Le parole del segretario della Lega evidenziano la volontà del leader di mantenere unita la coalizione, nonostante le discordie interne.
La reazione dei Giovani della Lega, rappresentati dal segretario Luca Toccalini, non si è fatta attendere. In una nota, Toccalini ha dichiarato: “Le idee sbagliate si combattano politicamente, non con insulti o attacchi personali.” Il segretario ha inoltre sottolineato che i quattro individui responsabili degli insulti contro i napoletani erano stati immediatamente bloccati e segnalati per provvedimenti disciplinari.
Questa giornata di polemiche a Pontida mette in evidenza le frizioni all’interno della Lega, in un contesto politico dove le alleanze sono sempre più fragili e le divergenze di opinione si manifestano in modo sempre più esplicito. Resta da vedere come il partito gestirà queste tensioni nel futuro prossimo e quali passi intraprenderà per mantenere la propria coesione.