Massima allerta a Roma per l’anniversario degli attacchi di Hamas
Roma, 6 ottobre 2024 – La capitale italiana si prepara a una giornata di intensi sentimenti e manifestazioni di solidarietà, mentre si avvicina il primo anniversario della devastante incursione di Hamas contro Israele. Per il 7 ottobre, che segna un anno dall’attacco, è stata innalzata la massima sicurezza nel ghetto ebraico e nelle zone circostanti, dove si svolgeranno eventi commemorativi e manifestazioni.
Rafforzate le misure di sicurezza
In particolare, la cerimonia che avrà luogo nella sinagoga del ghetto romano vedrà la partecipazione della premier Giorgia Meloni e richiederà un’attenzione particolare da parte delle forze dell’ordine. Già nei giorni precedenti, era stata aumentata la vigilanza attorno ai luoghi sensibili della comunità ebraica, al fine di prevenire eventuali disordini in seguito all’annuncio di cortei pro Palestina che si svolgeranno durante la stessa giornata.
Scontri e tensioni in città
Una settimana prima dell’anniversario, la situazione si era già esacerbata. Durante un corteo non autorizzato a sostegno della causa palestinese, si erano verificati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, con oltre 30 agenti feriti. La presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi di Segni, ha descritto tali episodi come un "abuso della libertà di manifestare", sottolineando la necessità di preservare la stabilità e la sicurezza.
Milioni di peluche-ostaggio in segno di protesta
Una delle iniziative principali di sensibilizzazione riguarda i "peluche-ostaggio", grandi orsi di peluche bendati e insanguinati, disposti nei monumenti più emblematici di Roma. Questi peluche, ognuno contrassegnato con il nome di un ostaggio, simboleggiano il dramma di oltre cento persone ancora nelle mani di Hamas. L’installazione, ideata dalla Rete Studenti Ebrei Romani, intende richiamare l’attenzione sulla condizione di questi ostaggi e dimostrare un’alternativa pacifica alle recenti proteste violente.
Appelli per la pace da Mattarella e Papa Francesco
A rendere il contesto ancor più significativo sono le dichiarazioni di condanna e solidarietà espresse dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e da Papa Francesco. Mattarella ha rinnovato l’appello per la liberazione degli ostaggi, ricordando il dolore delle famiglie e l’indignazione in seguito agli attacchi di un anno fa. “La Repubblica Italiana è vicina al popolo israeliano – ha dichiarato – e condanna fermamente quel barbaro attacco”.
Papa Francesco, durante l’Angelus in piazza San Pietro, ha esortato a un “cessate il fuoco immediato su tutti i fronti”, richiamando l’attenzione sulla necessità di evitare un’escalation della violenza che possa coinvolgere non solo Israele, ma anche Gaza e altre regioni del Medio Oriente.
Un annuncio carico di significato
Questa giornata non rappresenta solo una commemorazione – sottolineano i promotori dell’iniziativa con i peluche – ma un appello collettivo per l’azione. I simboli di fragilità e umanità esposti nei luoghi storici di Roma si pongono come un monito e un invito alla responsabilità, sia per le istituzioni che per i cittadini. In un momento in cui il dialogo e la pace sono più necessari che mai, il mondo guarda con attenzione a come la capitale italiana reagirà a questo importante anniversario.