Fontana di Cerere torna a splendere dopo 266 anni | Il sindaco e l’assessore svelano il segreto dietro il restauro!

Restaurata la Fontana Monumentale di Cerere nel Cuore di Catania

Catania, 7 ottobre 2024 – Un importante tassello del patrimonio culturale catanese è stato riportato alla sua originale bellezza. Oggi, alle ore 11:00, il sindaco Enrico Trantino e l’Assessore ai Lavori Pubblici, Sergio Parisi, consegneranno ufficialmente alla città la rinata fontana di Cerere, conosciuta anche come "fontana del Borgo" o Tapallara dô BuÅ—gu.

L’opera, realizzata nel 1757 dallo scultore Giuseppe Orlando, ha subito un complesso intervento di restauro volto a ripristinare non solo la sua imponenza scultorea, ma anche la funzionalità idraulica. Questo intervento era divenuto necessario a causa di un intenso degrado che ha colpito la fontana nel corso degli anni, principalmente a causa delle intemperie e della vandalizzazione.

In particolare, il restauro ha previsto la rimozione di patine biologiche di colore nero formate da alghe e batteri che ricoprivano le superfici del pregiato marmo di Carrara. Grazie all’intervento di esperti operatori, la scultura ha recuperato i suoi colori e la sua luminosità originario.

In aggiunta ai lavori sulla fontana, sono stati effettuati interventi di ripristino sulla pavimentazione; ciottoli mancanti sono stati rimpiazzati e l’impianto idraulico è stato completamente rinnovato. Questi lavori, coordinati dai tecnici dell’assessorato comunale ai lavori pubblici, rappresentano un esempio di come la città possa valorizzare il suo patrimonio attraverso un uso consapevole delle risorse.

Il restauro è stato finanziato con i proventi della tassa di soggiorno, un gesto che dimostra l’importanza di investire nel patrimonio culturale per attrarre e accogliere i visitatori, mantenendo vivo l’interesse per la storia e l’arte di Catania.

La rinascita della fontana di Cerere rappresenta non solo un simbolo di bellezza artistica, ma anche un motivo di orgoglio per i cittadini catanesi, che oggi possono riappropriarsi di un luogo significativo per la loro identità culturale.