Nepresso il Sacrario Cristo Re di Messina, una celebrazione di onore e memoria
Nei giorni scorsi, il Sacrario Militare di Cristo Re ha ospitato una cerimonia di grande rilevanza storica e morale, durante la quale è stata svelata una lapide marmorea dedicata ai militari decorati al Valor Militare. Questa lapide commemora con rispetto i caduti appartenenti all’Esercito, all’Aeronautica, alla Marina e alla Guardia di Finanza, i quali riposano in questo monumento dal 1937, anno della sua fondazione voluta dall’arcivescovo Angelo Paino.
Il tempio della memoria si arricchisce di un nuovo simbolo: la lapide commemorativa ricorda non solo i due decorati con medaglia d’oro al Valor Militare, ma anche quattordici medaglie d’argento, sedici medaglie di bronzo e settantotto croci di guerra. Questo gesto serve a ricostruire e mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il bene della Patria.
L’iniziativa, promossa con passione dal professor Biagio Ricciardi, presidente della Federazione provinciale dell’Istituto del Nastro Azzurro, segna la conclusione delle celebrazioni per il Centenario dalla fondazione dell’Istituto stesso. Un momento di grande significato, che ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari.
Alla cerimonia erano presenti la prefetta di Messina, Cosima Di Stani, il sindaco Federico Basile e il vicesindaco Salvatore Mondello, insieme a figure di spicco dell’ambiente militare, come il Generale di Brigata Maurizio Taffuri, comandante dell’”Aosta”, e il questore Annino Gargano. Un’ampia rappresentanza delle forze dell’ordine ha reso omaggio ai caduti, sottolineando l’importanza di questa iniziativa nel rafforzare il senso di comunitĂ e appartenenza.
La benedizione della lapide è stata officiata dal cappellano militare don Rosario Scibilia e il testo commemorativo è stato redatto dalla professoressa Anna Maria Crisafulli Sartori, vice presidente della Federazione di Messina. Un tocco di emozione si è aggiunto alla cerimonia grazie alla presenza di associazioni combattentistiche, d’Arma e rappresentanti della Croce Rossa civica, insieme ai congiunti dei decorati, i quali hanno trovato un momento di conforto e dignità .
Questa cerimonia non è solo un atto di ricordo, ma un invito a non dimenticare il sacrificio di chi ha servito il Paese. La lapide esprime un messaggio di resistenza e onore, valori che continueranno a guidare le future generazioni nella costruzione di una società più consapevole del proprio passato.