Tragedia a Sestri Levante | La verità sulla sindrome della morte improvvisa che nessuno conosce

Tragedia a Sestri Levante: Neonata muore improvvisamente a un giorno dal primo mese di vita

GENOVA – Una devastante tristezza ha colpito la comunità di Sestri Levante questa mattina, quando una neonata, che domani avrebbe festeggiato il suo primo mese di vita, è venuta a mancare in circostanze drammatiche. La tragedia si è consumata all’alba, intorno alle 6, quando il padre, trovando la bambina esanime e priva di respirazione, ha allertato immediatamente il 118.

Da Lavagna, la centrale operativa ha fornito istruzioni per tentare una rianimazione neonatale, mentre un’auto medica, già in zona per un altro intervento, è giunta in pochi minuti presso l’abitazione della famiglia. Nonostante i ripetuti sforzi da parte del personale medico, la neonata non ha risposto alle manovre di rianimazione, e il decesso è stato ufficialmente dichiarato alle 6.35. Le autorità sanitarie hanno ipotizzato una sospetta sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS), dando avvio a tutte le procedure necessarie in collaborazione con l’Ospedale Gaslini.

In una nota rilasciata dalla direzione dell’Asl 4 Chiavarese, l’ente ha espresso il suo “profondo cordoglio” e si è unito al dolore della famiglia colpita da questa immane tragedia. Il direttore sanitario Giovanni Andreoli ha fornito chiarimenti sulla SIDS, evidenziando come si tratti di un evento inaspettato che colpisce bambini apparentemente sani sotto l’anno di età. Questa sindrome, nota in termini colloquiali come “morte in culla”, è più frequente tra i neonati di età compresa tra uno e cinque mesi e rappresenta una delle principali cause di decesso nel primo anno di vita. In Italia, si stima un caso di morte in culla ogni duemila nati.

La notizia ha suscitato una profonda inquietudine tra i residenti di Sestri Levante, che si uniscono in un abbraccio collettivo alla famiglia in questo momento di enorme dolore e smarrimento. La comunità si prepara ad affrontare le conseguenze emotive di questa tragica perdita, ricordando quanto sia fragile la vita, specialmente nei suoi primissimi frutti.