Accise sui carburanti in arrivo: Giorgetti svela i dettagli che tutti temevano | Sacrifici per ministeri o rischi per cittadini?

Allineare non è incrementare: il ministro Giorgetti si “corregge” sulla Manovra

MILANO – In un contesto di crescente tensione economica e anticipazioni sulla prossima Manovra, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha cercato di rassicurare cittadini e imprese. Durante il suo intervento in videocollegamento al convegno di Fratelli d’Italia (Fdi) intitolato “Far crescere insieme l’Italia”, ha sottolineato che “allineare le accise dei carburanti non significa incrementare” e che i sacrifici previsti saranno principalmente “ritocchi sulle entrate per ministeri ed enti pubblici”.

A pochi giorni dalla scadenza per l’invio alla Commissione europea del Documento programmatico di bilancio, Giorgetti ha messo in evidenza l’urgenza di finalizzare i numeri. Martedì 15 ottobre, il documento sarĂ  presentato al Consiglio dei ministri, con una successiva presentazione alla Camera dei deputati prevista per il 20 ottobre. “Queste sono le scadenze della manovra”, ha spiegato il ministro.

Giorgetti ha affrontato le preoccupazioni riguardanti le accise sui carburanti, precisando che ogni provvedimento in merito sarĂ  orientato alla “graduale riduzione delle accise sulla benzina e all’aumento di quelle sul gasolio”. Ha cercato di stemperare le tensioni sostenendo che gli autotrasportatori non saranno colpiti da questa manovra, esprimendosi in maniera perentoria: “Gli autotrasportatori hanno una disciplina ad hoc che non è minimamente toccata da questo tipo di allineamento”.

Riguardo ai sacrifici annunciati, Giorgetti ha affermato che non si tratterà di grossi tagli per le persone fisiche e le imprese. Il suo obiettivo dichiarato rimane il taglio del cuneo fiscale e contributivo, che, secondo le sue parole, rappresenterebbe un risparmio medio di 100 euro al mese per coloro che guadagnano fino a 35 mila euro. “Le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere”, ha ribadito.

A proposito delle polemiche sui sacrifici richiesti a ministeri ed enti pubblici, il ministro ha risposto con fermezza. Ha affermato di non considerare offensivo il richiamo a tutti, inclusi i banchieri, a fare la loro parte: “Non mi sembrava di aver detto una bestemmia in chiesa”, ha commentato, salvaguardando il suo principio di equità.

Dal canto suo, il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, ha chiarito che ci sarà un dialogo riguardo ai tagli a ministeri ed enti locali. Ha assicurato che il governo è sempre aperto al confronto e che ogni decisione verrà presa in un contesto di collaborazione.

In conclusione, Giorgetti ha non solo rivendicato le scelte contenute nella Manovra, ma ha anche cercato di delineare un quadro di assestamento economico che tenga conto dell’attenzione verso le famiglie e dei problemi demografici dell’Italia. Con promesse di un approccio costruttivo, il governo si prepara a gestire una fase delicata per l’economia del Paese.