Libano, Meloni: “Inaccettabile l’attacco a Unifil, Israele non ha giustificazioni: basta violenza”
Il conflitto in Libano continua a destare preoccupazione e tensione in Europa, con la premier italiana Giorgia Meloni che si schiera nettamente contro l’atteggiamento dell’esercito israeliano. Durante le comunicazioni al Senato, Meloni ha definito “inaccettabili” gli attacchi all’Unifil, la forza di pace delle Nazioni Unite presente nel paese. Le sue dichiarazioni giungono in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre e sono state espresse in un contesto di crescente tensione nella regione.
“L’atteggiamento dell’esercito israeliano è del tutto ingiustificato”, ha affermato Meloni, aggiungendo che è imperativo interrompere il ciclo di violenza che affligge la zona. La premier ha dichiarato di essere sinceramente preoccupata per l’escalation degli scontri, anche se al momento non si registrano vittime. “È necessario rompere questo ciclo di violenza”, ha ribadito, sottolineando l’impegno dell’Italia a tutti i livelli per la sicurezza di Unifil e la stabilità del Libano.
Nel suo intervento, Meloni ha inoltre toccato altri argomenti di rilevanza, compreso il nuovo ruolo di Raffaele Fitto all’interno del governo italiano e le sfide legate alla transizione ecologica. Sottolineando l’importanza della coesione, ha affermato che “l’interesse nazionale deve prevalere su quello di parte”. Questo commento arriva in un momento in cui l’Italia si prepara a gestire deleghe cruciali in un contesto europeo caratterizzato da incertezze e conflitti, in particolare in Medio Oriente e in Ucraina.
Riguardo al nuovo governo europeo, Meloni ha constatato come la designazione di Fitto rappresenti una nuova centralità per l’Italia, pur ribadendo il bisogno di affrontare le sfide economiche e diplomatiche senza lasciarsi trasportare dalle divisioni politiche interne. L’ottimismo riguardo alle opportunità presentate da quest’asse strategico è palpabile, e la Premier ha espresso la necessità di un’Italia forte e unita nel contesto europeo.
Infine, Meloni ha espresso una posizione netta contro il “green deal ideologico” europeo, che ha descritto come un potenziale “suicidio” per la nazione. Criticando gli effetti negativi delle politiche di decarbonizzazione, la premier ha insistito su un approccio più equilibrato e pragmatico che tenga conto delle reali esigenze del Paese e della sua industria.
Queste dichiarazioni segnano un momento significativo nel panorama politico italiano e nella gestione delle relazioni estere del Paese, evidenziando la fermezza del governo nel sostenere i propri valori e obiettivi sia a livello nazionale che internazionale.