Medicina, Stop al Numero Chiuso: Accesso Libero per Aspiring Medici
ROMA – Un’importante novitĂ segna il futuro della formazione medica in Italia: la settima Commissione del Senato ha approvato un disegno di legge delega che prevede l’abolizione del numero chiuso per i corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria, e medicina veterinaria. Questo provvedimento consentirĂ a tutti gli aspiranti medici di iscriversi liberamente, senza la necessitĂ di sostenere test di ingresso.
La riforma, presentata dal Ministero dell’UniversitĂ e della Ricerca, punta a garantire un accesso piĂą equo e sostenibile nel sistema sanitario nazionale. L’accesso ai corsi sarĂ regolamentato tramite crediti formativi e una graduatoria nazionale, sulla quale gli studenti saranno valutati in base alle competenze acquisite.
La ministra dell’UniversitĂ e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha accolto con entusiasmo la decisione, definendola “un passo storico”. Nel commentare la riforma, ha sottolineato che il paese ha urgentemente bisogno di circa 30.000 nuovi medici nei prossimi sette anni. “Abolendo il numero chiuso e i test d’ingresso, creiamo nuove opportunitĂ per i giovani che aspirano a una carriera nel settore medico. Introducendo un semestre filtro con esami specifici, assicuriamo anche che i risultati possano essere valorizzati in percorsi formativi alternativi, garantendo così una preparazione di alta qualitĂ .”
Oltre a questo, la riforma prevede iniziative di orientamento scolastico, che accompagneranno gli studenti durante gli ultimi anni delle scuole superiori. Attraverso percorsi specifici, gli studenti avranno la possibilitĂ di ricevere una formazione mirata, assicurando che, nel caso non dovessero essere ammessi al secondo semestre, i crediti acquisiti possano comunque essere riconosciuti per altri percorsi di studio. Questa strategia mira a ottimizzare le risorse e a garantire una preparazione adeguata in un settore cruciale per il Paese.
Anche il senatore Roberto Marti, presidente della Commissione Istruzione e primo firmatario del ddl, ha commentato soddisfatto l’approvazione, definendola “un passo avanti decisivo dopo 25 anni di attesa”. Marti ha evidenziato come il provvedimento sia parte di un impegno piĂą ampio della Lega per valorizzare i giovani e migliorare la qualitĂ dell’assistenza sanitaria. Gli aspiranti medici potranno ora “iscriversi liberamente e iniziare il loro percorso di studi senza pressioni”, facendo affidamento sulle proprie capacitĂ che potranno essere dimostrate attraverso la frequenza e lo studio individuale.
In conclusione, la riforma rappresenta non solo un cambiamento nei criteri di accesso, ma anche un approccio strategico per garantire che la formazione medica risponda in modo efficace alle esigenze del Sistema Sanitario Nazionale. Con misure strutturali per un monitoraggio del fabbisogno di personale e per l’orientamento professionale, l’Italia sembra pronta a investire nel futuro della sua sanitĂ . Ora non resta che attendere la definitiva approvazione del provvedimento per vedere concretizzarsi queste attese opportunitĂ .