Giulia Salemi sbotta: “Milano non è sicura, ho paura ogni giorno”
Milano, 16 ottobre 2024 – La nota influencer e volto televisivo Giulia Salemi ha espresso la sua frustrazione riguardo alla sicurezza nella cittĂ meneghina, scatenando un acceso dibattito sui social. In un post su Instagram, l’influencer di origine iraniana ha raccontato di sentirsi sempre piĂą insicura quando si trova in giro da sola, soprattutto di sera.
“Da donna sono veramente stanca di vivere una città così poco sicura”, ha affermato con tono preoccupato. Secondo Salemi, Milano è invasa da “facce poco raccomandabili” che le fanno percepire un senso di minaccia costante. “Vedo solo persone che potrebbero essere potenziali scippatori o stupratori”, ha aggiunto, descrivendo la paura che le provoca l’atteggiamento di alcune persone che incontra per strada.
L’influencer ha raccontato che le capita spesso di sentirsi osservata in modo inquietante. “Alcune persone mi fissano, mi fanno proprio lo sguardo fastidioso, tanto che devo abbassare lo sguardo, tenere stretta la borsa, nascondere il telefono in tasca”. La situazione è diventata così difficile da tollerare che Salemi ha affermato: “Non posso essere libera neanche di portare giĂą il cane, bella Milano, bella e sicura. Con quello che costa poi!”.
Il suo sfogo non si è limitato al racconto della sua esperienza personale; ha anche puntato il dito contro le scelte dell’amministrazione comunale: “No, ma pensiamo ad aumentare l’area C e le strisce pedonali”, ha sarcasticamente commentato, suggerendo che ci siano prioritĂ piĂą urgenti rispetto ai progetti di mobilitĂ sostenibile. Conclude con un forte appello: “Sono proprio stufa, non è possibile avere paura, io da donna ho paura ogni giorno della mia vita ad uscire da sola”.
Le parole di Giulia Salemi non solo hanno acceso la discussione sulla sicurezza a Milano, ma hanno anche messo in luce una realtà che molte donne vivono quotidianamente. La sua denuncia sta risuonando tra i cittadini, portando alla luce un tema di grande rilevanza sociale che merita attenzione e intervento. La domanda che ora si pone è: come possono le istituzioni affrontare questa crescente percezione di insicurezza?