Multa cancellata all’apicoltore per lo striscione “Stop bombing Gaza” | Un gesto di protesta o un attacco alla libertà di espressione?

Multa Annullata per l’Apicoltore che Esponeva il Messaggio di Pace "Stop Bombing Gaza"

Roma, 16 ottobre 2024 – Un caso che ha sollevato un ampio dibattito pubblico si è risolto con l’annullamento di una multa da 430 euro inflitta a Mario Borella, un apicoltore di Desio che aveva appeso uno striscione con la scritta "Stop bombing Gaza – stop genocide" al suo banchetto di miele. La decisione è stata presa dai carabinieri di Monza in autotutela, dopo le polemiche mediatiche e politiche generate dall’episodio.

L’intervento delle forze dell’ordine era avvenuto in questo contesto: i carabinieri avevano giustificato la multa citando una presunta violazione dell’articolo 23 del codice della strada, che regola la pubblicità sui veicoli e nelle strade. Tuttavia, Borella ha raccontato la sua versione sui social media, spiegando che gli era stato chiesto di rimuovere lo striscione poiché ritenuto "propaganda politica non autorizzata".

L’apicoltore ha difeso la sua iniziativa, sottolineando che il messaggio veicolato dallo striscione non era d’odio, ma piuttosto una “richiesta di pace immediata”. In una dichiarazione rilasciata ai suoi seguaci, Borella ha affermato: “Non era la prima volta che avevo lo striscione, ma lunedì avrà dato fastidio a qualcuno”.

In un’analisi più ampia, Borella ha dichiarato: “Credo che il significato politico di quanto è successo sia molto grande: è una repressione del dissenso." Ha inoltre evidenziato come sia impossibile separare la giustizia ambientale richiesta per le api dalla giustizia sociale, affermando che la richiesta di pace è fondamentale in un contesto di violenza e guerra.

Questo evento ha acceso un dibattito più ampio sulla libertà di espressione e il diritto di manifestare opinioni politiche, in un momento in cui il conflitto in Medio Oriente continua a sollevare reazioni e mobilitazioni sia in Italia che nel resto del mondo. “Quando le persone vedono il mio striscione, si fermano a parlare e questo è un primo passo”, ha concluso Borella, sottolineando l’importanza della discussione e della consapevolezza in merito alla crisi attuale.

Con l’annullamento della multa, la questione rimane aperta e si attende ora una riflessione più profonda sul rapporto tra autorità e dissenso, soprattutto in tempi di crisi mondiale quanto quella attuale.