Il Sindaco di Catania Enrico Trantino ha recentemente lanciato un grido di allarme riguardo alla crescente mancanza di collaborazione da parte dei cittadini nella gestione della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti ingombranti. In un post social, Trantino esprime la sua frustrazione di fronte all’inciviltà diffusa, nonostante gli sforzi costanti dell’amministrazione per migliorare la situazione.
“Sta diventando snervante” esordisce il Sindaco, descrivendo il peggioramento della condizione urbana nonostante l’apertura di nuovi centri di raccolta e l’introduzione di servizi di ritiro su richiesta. Il problema, secondo Trantino, non risiede tanto nella carenza di servizi quanto in un comportamento scorretto da parte di una parte della cittadinanza. Gli episodi di abbandono selvaggio di rifiuti, sia nelle zone centrali che periferiche, rappresentano un ostacolo enorme per il mantenimento del decoro urbano.
Il Sindaco sottolinea come la città sembri divisa in due: da una parte, i cittadini che rispettano le regole e che vorrebbero vivere in un ambiente pulito e ordinato; dall’altra, quelli che dimostrano disinteresse per le regole fondamentali di convivenza civile.
Abbiamo provato e continueremo nell’opera di sensibilizzazione” scrive Trantino, ma talvolta sembra che si stia scavando un solco sempre più profondo tra chi desidera il decoro e chi lo ignora, se non lo calpesta.
A fronte di questa situazione, il Comune è costretto a dedicare enormi risorse alla raccolta di rifiuti abbandonati, operando quasi ininterrottamente, 23 ore su 24. Questo impegno straordinario, tuttavia, limita altri servizi essenziali come lo spazzamento delle strade e la cura delle aree verdi, peggiorando ulteriormente l’immagine della città.
Uno dei nodi cruciali è l’insufficienza degli strumenti di controllo. “Fino all’operatività dei nuovi vigili, la prossima primavera, disponiamo di strumenti di controllo inconsistenti” ammette Trantino, evidenziando come il personale addetto alla vigilanza sia in numero troppo ridotto per far fronte all’estensione del fenomeno. Sebbene nell’ultimo mese siano state elevate sanzioni per un valore di 54.000 euro, ciò non basta a dissuadere chi, dopo aver notato l’assenza di controlli, abbandona comunque i rifiuti in maniera sconsiderata.
Ma la vera questione, sostiene il Sindaco, è più profonda: in una società civile, è giusto pensare che la repressione sia l’unico mezzo per contrastare l’inciviltà? Non si tratta di un problema che può essere risolto solo con sanzioni, telecamere o vigili, ma di un cambiamento di mentalità e di senso civico da parte della cittadinanza.
Il post di Trantino si conclude con un’amara riflessione: “Perché non chiamare le ditte per raccogliere gli ingombranti o portarli nelle isole ecologiche? Perché non conferire regolarmente, sapendo che l’abbandono scriteriato di rifiuti alimenta la vita di blatte e topi?” Domande che il Sindaco pone non solo a chi costantemente infrange le regole, ma anche a tutti coloro che, pur lamentando il degrado, non fanno la loro parte per migliorare la situazione.
Trantino paragona infine il comportamento umano a quello degli animali, che si adattano all’ambiente per garantire la loro sopravvivenza. “Noi?” domanda il Sindaco, sottolineando come il cambiamento sia possibile, ma richieda un impegno collettivo e una presa di responsabilità individuale.
Solo un cambiamento culturale e un rinnovato senso di appartenenza alla comunità potranno salvare Catania dal diventare vittima del suo stesso disordine.
Ecco il post completo di Enrico Trantino