Audizione Cruciale | Gli Enti Locali Siciliani Sono a Rischio di Crisi?

DDL Variazioni Bilancio di previsione 2024-2026: Audizione dell’ANCI Sicilia in Parlamento

Il 22 ottobre si svolgerà un’importante audizione dell’ANCI Sicilia presso la II Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta dall’On. Letterio Dario Daidone. I rappresentanti dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI) discuteranno il DDL “Variazioni al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2024-2026.”

In preparazione all’incontro, fissato per martedì, il Comitato direttivo dell’ANCI Sicilia si riunirà il 21 ottobre. Durante questa riunione, saranno definite le proposte da presentare ai membri della Commissione Bilancio, con l’obiettivo di affrontare le criticità finanziarie degli enti locali siciliani.

Da mesi, l’ANCI Sicilia richiama l’attenzione sulle gravi difficoltà economiche che many comuni stanno affrontando. Queste difficoltà sono aggravate dall’insufficienza dei fondi, che sta mettendo a repentaglio l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. I comuni, infatti, si trovano in una situazione in cui potrebbero dover sospendere servizi fondamentali come il ricovero per i disabili psichici, la protezione delle donne vittime di violenza, le prestazioni scolastiche degli Assistenti all’Autonomia e alla Comunicazione (ASACOM) per la scuola primaria, e il trasporto degli alunni pendolari. Anche la gestione degli asili nido è in pericolo a causa della mancanza di risorse.

L’audizione in programma rappresenta quindi un momento cruciale per la salvaguardia dei servizi pubblici e del benessere dei cittadini siciliani. L’ANCI Sicilia spera che le proprie sollecitazioni possano contribuire a una revisione delle politiche di bilancio e a una maggiore attenzione verso le esigenze delle comunità locali. La riunione potrebbe infatti segnare un passo fondamentale per una migliore allocazione delle risorse e un rilancio dell’attività amministrativa dei comuni dell’Isola.

Seguiranno aggiornamenti dopo l’incontro previsto che si preannuncia decisivo per il futuro dei servizi pubblici in Sicilia.