Il naufragio del protocollo Italia-Albania: dodici migranti tornano a Bari
BARI – I dodici migranti che nei giorni scorsi erano stati trasferiti in Albania stanno per fare ritorno in Italia. La decisione è stata presa dal Tribunale civile di Roma, che ha bocciato il protocollo siglato tra Roma e Tirana, sancendo che Egitto e Bangladesh non possono essere considerati paesi sicuri per il rimpatrio.
Il commento di Maso Notarianni del Tavolo Asilo enfatizza come l’esito del processo rappresenti una "buona notizia" per coloro che lottano per i diritti dei migranti. “Il nostro governo ha speso centinaia di milioni per un’operazione che ha clamorosamente fallito di fronte alla giustizia", ha dichiarato Notarianni. La sentenza del tribunale ha stabilito che il protocollo non rispetta le normative vigenti e ha disposto il rimpatrio dei migranti nella cittĂ pugliese di Bari.
L’immediata reazione delle associazioni coinvolte nel Tavolo Asilo è di soddisfazione, ma anche di allerta. Rachele Scarpa, esponente del Partito Democratico, ha sottolineato la rapidità con cui i giudici hanno emesso la sentenza e ha denunciato una sospetta fretta nelle procedure di asilo, suggerendo possibili pressioni da parte del Viminale sulle commissioni territoriali. “Le operazioni di rimpatrio devono essere trattate caso per caso, come stabilito dalla Corte di giustizia europea", ha aggiunto.
Nel frattempo, la nave Libra è giĂ partita da Brindisi per riportare i migranti a Bari, dove saranno accolti nel Centro di accoglienza per i richiedenti asilo. Qui, avranno quattordici giorni per contestare il diniego dell’asilo da parte delle commissioni territoriali.
Filippo Miraglia di Arci ha criticato le polemiche politiche, rivolgendo la propria attenzione alla Corte di Giustizia Europea, sottolineando che il governo italiano non può prendersela con la magistratura nazionale. “La legge deve essere rispettata da chiunque governi”, ha affermato.
Il fallimento del protocollo è stato definito una “figuraccia” dal presidente di Arci Milano, Maso Notarianni, che ha aggiunto che l’operazione ha dimostrato di essere contraria sia al diritto internazionale che a quello nazionale.
Matteo Villa, ricercatore di ISPI, ha messo in evidenza le inefficaci politiche di rimpatrio, affermando che il modello Albania non è sostenibile. Secondo i suoi calcoli, per ogni 100 migranti, solo uno riesce a essere effettivamente rimpatriato. "Questa operazione non garantisce alcun tipo di dissuasione", ha detto, sottolineando i costi e la scarsità di risultati concreti.
In conclusione, il rientro dei dodici migranti rappresenta un monito per le politiche italiane ed europee in materia di immigrazione, sollevando interrogativi sulla sostenibilità e l’efficacia dei protocolli attualmente in vigore. La vicenda si configura non solo come un episodio giuridico, ma anche come un chiaro segnale della complessità della questione migratoria nel contesto europeo.