Quattro milioni di euro per le Ipab siciliane: fondi liquidati in anticipo
Il governo della Sicilia ha annunciato un intervento significativo per il sostegno delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab), con l’assegnazione di quattro milioni di euro destinati al pagamento degli stipendi e ai contributi previdenziali del personale. La notizia è stata resa nota tramite un comunicato stampa dell’Assessorato della Famiglia e delle politiche sociali, che ha confermato la liquidazione di tali fondi per il 2024.
Di questi fondi, 3,2 milioni di euro saranno utilizzati per coprire le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab. I restanti 800 mila euro saranno riservati alla regolarizzazione contributiva delle posizioni dei dipendenti di istituti che, purtroppo, si trovano in stato di inattività definitiva.
L’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, ha sottolineato l’importanza di questo intervento, affermando che "gli uffici, quest’anno, sono riusciti ad assegnare e liquidare i contributi in anticipo rispetto al passato." Questo aspetto è vitale, considerando che molti lavoratori delle Ipab attendevano da tempo il pagamento di stipendi arretrati. Albano ha anche assicurato che il governo Schifani ha sempre mantenuto alta l’attenzione sulle condizioni di lavoro di questi dipendenti, evidenziando la necessità di garantire loro un compenso adeguato e regolare.
Questa decisione rappresenta un passo importante verso la stabilizzazione delle condizioni economiche e lavorative del personale delle Ipab, un settore che, negli ultimi anni, ha sofferto di gravi difficoltà . La rapida liquidazione dei fondi dovrebbe aiutare a risolvere le problematiche legate ai ritardi nei pagamenti e stabilizzare il rapporto di lavoro tra le istituzioni e i loro dipendenti.
In un momento in cui la crisi economica colpisce vari settori, l’intervento del governo siciliano si configura come una manovra necessaria per garantire la continuità dei servizi di assistenza e beneficenza, fondamentali per le fasce più vulnerabili della popolazione.