Sicilia in crisi idrica: 130 progetti già pronti, ma l’emergenza è colpa di chi?

Emergenza idrica in Sicilia: in arrivo il secondo piano di interventi con oltre 130 progetti

La Regione Sicilia sta affrontando una delle sue sfide più pressanti: la crisi idrica, accentuata dalla grave siccità che ha colpito il territorio. In un incontro tenutosi oggi alla Camera dei deputati, il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, ha evidenziato i passi già compiuti dalla Regione per fronteggiare questa emergenza. La Regione ha avviato la seconda fase del processo di intervento, trasmettendo al dipartimento nazionale di Protezione civile un piano composto da oltre 130 opere.

Il nuovo piano è stato elaborato grazie alle richieste pervenute da Autorità di Tutela Idrica (ATI), gestori idrici e comuni. Oltre ai 130 progetti, il piano prevede anche 200 interventi di riparazione e l’acquisto di autobotti per i comuni, per un investimento complessivo di oltre 8 milioni di euro. Questo intervento mira a garantire l’approvvigionamento idrico necessario durante questa fase di emergenza.

Attualmente, il piano è sottoposto a un attento esame da parte degli uffici competenti della Protezione civile di Roma, con il coordinamento delle autorità nazionali e delle istanze locali. Negli ultimi giorni, la Regione ha continuato a raccogliere osservazioni e suggerimenti dai comuni e dai gestori, per rendere le azioni concrete ed efficaci. L’ultima riunione con le ATI, tenutasi ieri, ha segnato un ulteriore passo avanti nel processo di aggiornamento del piano.

La crisi idrica in Sicilia non è solo il risultato della siccità attuale, ma è il frutto di anni di manutenzione trascurata delle infrastrutture e di mancanza di una pianificazione strategica adeguata. Nonostante le difficoltà storiche, il governo regionale si è attivato per affrontare l’emergenza, stanziando 20 milioni di euro approvati dal Consiglio dei ministri lo scorso maggio. A questi si sono aggiunti 39 milioni del bilancio regionale e altri 40 milioni sono previsti nel disegno di legge per le variazioni di bilancio, già approvato dalla giunta regionale e attualmente in attesa di ulteriore iter legislativo presso l’Assemblea regionale siciliana.

In chiusura, la Regione continua a lavorare alacremente per reperire ulteriori risorse necessarie a completare gli interventi previsti dal piano. Il commissario delegato e presidente della Regione, Renato Schifani, ha assicurato che le priorità segnalate dalla cabina di regia saranno rispettate. La speranza è che, grazie a queste misure, la Sicilia possa finalmente uscire dall’emergenza idrica e garantire un futuro più sostenibile per i suoi cittadini.