Salvini in Tg1 provoca un terremoto mediatico | È davvero la fine dell’equidistanza informativa?

Scoppia la polemica sull’intervista di Salvini al Tg1: "Lesa l’equidistanza"

ROMA – L’intervista rilasciata dal ministro Matteo Salvini al Tg1 ha sollevato un acceso dibattito riguardante l’imparzialità e l’integrità del servizio pubblico. Durante l’edizione del telegiornale di sabato 19 ottobre, il leader della Lega ha colto l’occasione per criticare l’operato dei giudici, suscitando l’indignazione non solo dell’opposizione politica, ma anche dei giornalisti della Rai.

"Rai svilita a megafono di un governo", ha affermato Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, attraverso un post sui social network. La Schlein ha evidenziato come l’intervento di Salvini sia apparso più un comizio che un’intervista, accusando il telegiornale di aver contribuito a un attacco frontale contro la magistratura, un’azione che secondo lei minaccia la separazione dei poteri.

La reazione del Comitato di redazione del Tg1 non si è fatta attendere. In un comunicato, i giornalisti hanno affermato che "gli oltre quattro minuti di intervento del ministro, imputato nel processo Open Arms, hanno leso uno dei principi alla base del nostro mestiere: l’equidistanza". Hanno sottolineato l’importanza di un’informazione super partes, auspicando che anche in vista della sentenza prevista per dicembre, venga garantito spazio adeguato alle parti civili coinvolte.

Anche l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, ha preso posizione: “L’intervista di oltre 4 minuti al ministro Salvini lede uno dei principi fondamentali del giornalismo”. In loro opinione, l’intervento non ha rappresentato un’informazione obiettiva, ma piuttosto una forma di propaganda politica, denunciando che la Rai si sta trasformando in un megafono per i partiti.

Dall’altra parte, Unirai ha difeso il tg1 da queste accuse, affermando che “cresce il malessere nella redazione per i continui attacchi dalla politica". Hanno sottolineato come, in concomitanza con l’intervista a Salvini, il Tg1 abbia ospitato interviste con figure di spicco come l’ex procuratore Caselli e il presidente dell’ANM, smentendo qualsiasi insinuazione di parzialità.

In un contesto dove la fiducia nell’informazione è sempre più fragile, questa polemica mette in luce le sfide che il servizio pubblico deve affrontare nella sua missione di garantire un’informazione equilibrata e imparziale. La divisione tra le diverse anime della politica e il mondo del giornalismo sembra destinata a inasprirsi ulteriormente, mentre cresce l’attenzione su come la Rai si posiziona rispetto alle realtà politiche attuali.