Migranti, Santalucia: "Non siamo contro il governo, applichiamo la direttiva Ue"
Il clima di tensione tra magistratura e governo italiano si intensifica, ma il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), Giuseppe Santalucia, cerca di chiarire la posizione dei giudici in merito alla recente decisione del Tribunale di Roma sui rimpatri dei migranti. “Magistrati contro il governo? Assurdo pensarlo”, ha dichiarato Santalucia, invitando a non fraintendere il ruolo dell’ordine giudiziario.
A seguito della sentenza che ha annullato i rimpatri dei migranti destinati al nuovo centro in Albania, Santalucia ha voluto sottolineare che “noi non siamo contro il governo”, definendo questa concezione come illogica. Il presidente dell’ANM ha ribadito l’importanza di mantenere l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, evidenziando che l’ordine giudiziario è un’istituzione fondamentale all’interno del sistemaPaese, alla pari del potere politico.
“Non è lo scontro istituzionale quello a cui tendiamo”, ha proseguito Santalucia, spiegando che il vero confronto non è con il governo italiano, ma piuttosto con le istituzioni europee. Infatti, il presidente dell’ANM ha messo in luce che le difficoltà legate alla normativa sugli Stati sicuri saranno attenuate da un nuovo regolamento dell’Unione Europea, previsto in vigore nel 2026. “Oggi dobbiamo applicare la direttiva che c’è”, ha puntualizzato.
La questione dei rimpatri dei migranti si trova ora al centro dell’attenzione del governo, che nel pomeriggio affronterà la questione in Consiglio dei Ministri. Un decreto legge è atteso per risolvere il nodo controverso parlando del sistema di rimpatri, creando ulteriore attesa sulle mosse future dell’esecutivo in un tema così delicato.
Con questo intervento, Santalucia mira a placare le polemiche e a chiarire che la magistratura agisce in conformità alle leggi vigenti, seguendo la linea tracciata dalle istituzioni europee, nell’unico interesse di garantire il rispetto del diritto. La sfida rimane, pertanto, non solo nell’applicazione delle normative, ma anche nella costruzione di un dialogo costruttivo tra le varie istituzioni del Paese.