5 milioni di immigrati in Italia | La sorpresa che cambia tutto sulla loro integrazione!

Esplosione di richiesta per corsi di italiano tra gli immigrati: un segnale di integrazione in crescita

Roma, 23 ottobre 2024 – In un contesto di crescente migrazione, l’Italia sta assistendo a un vero e proprio boom di richieste da parte degli immigrati per imparare la lingua italiana. “A Roma, stiamo osservando un’esplosione di domande per accedere ai corsi di lingua, sia da chi è appena arrivato che da chi vive qui da tempo e desidera migliorare le proprie opportunità”, ha dichiarato Paola Piva, coordinatrice di Scuolemigranti, una rete di oltre cento associazioni no profit che operano in Lazio.

Scuolemigranti non solo offre corsi di italiano in oltre centocinquanta sedi gratuite, ma promuove anche un approccio educativo centrato sulla persona, supportato da un “volontariato esperto”. Piva invita alla mobilitazione: “Chiunque voglia insegnare l’italiano in modo volontario, può contattarci. Non servono requisiti particolari, solo passione e voglia di fare”.

La presenza straniera in Italia

I dati appena rilasciati stimano che in Italia risiedano circa 5 milioni di cittadini stranieri, rappresentando l’8,7% della popolazione totale. La maggior parte degli stranieri, l’83,4%, si concentra nel Centro-Nord, con Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto in prima linea.

Nel Lazio, la situazione è particolarmente significativa: 630mila stranieri risiedono nella regione, il che corrisponde al 12,3% degli immigrati nel Paese. Roma, in particolare, ospita l’80,6% di questi cittadini. Tra le comunitĂ  piĂą rappresentate, spiccano i romeni, seguiti da filippini e bangladesi.

La crescente domanda di integrazione

L’impennata nelle domande di corsi di italiano emerge anche dal recente rapporto dell’Osservatorio sulle migrazioni curato dal Centro Studi e Ricerche Idos. “Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento preoccupante nel numero di minori stranieri non accompagnati, evidenziando la necessitĂ  di interventi mirati e inclusivi”, ha affermato Piva. Nel 2023, i minori stranieri non accompagnati nel Lazio ammontano a 1.363, un incremento del 25,4% rispetto all’anno precedente.

AttivitĂ  integrative e opportunitĂ  di apprendimento

Scuolemigranti non si limita a insegnare la lingua; offre anche attivitĂ  extracurriculari, come cineforum e laboratori di teatro, trasformando le scuole in punti di aggregazione sociale e informativi. Ogni mese, gli studenti hanno l’opportunitĂ  di partecipare a visite guidate, come quella al Palazzo del Quirinale, per approfondire la loro conoscenza dei valori italiani e della Costituzione.

Un alto tasso di iscrizione ai corsi

Durante l’anno scolastico 2022-2023, fino a 14mila adulti si sono iscritti ai corsi della Rete Scuole Migranti, che si propongono di portare classi di lingua in ogni spazio disponibile: parrocchie, biblioteche e centri sociali. “Le classi sono estremamente eterogenee, accogliendo studenti di tutte le età e nazionalità, inclusi corsi esclusivamente per donne”, ha evidenziato Piva.

Risorse pubbliche e iniziative del Terzo settore

Nonostante l’apprezzabile impegno del Terzo settore, le risorse pubbliche per l’istruzione sono limitate: nel 2022, la spesa per l’istruzione in Italia ha rappresentato solo il 4,1% del PIL, ben al di sotto della media europea. Questo squilibrio ha reso indispensabili realtĂ  come Scuolemigranti, che nel 2022/2023 ha formato quasi 15mila migranti.

Tuttavia, la situazione è in evoluzione: aumentano anche gli studenti di origine straniera iscritti nelle scuole italiane, con un incremento del 4,2% nel 2023. Nel Lazio, gli studenti universitari stranieri sono aumentati di circa il 70% dal 2016 al 2021, rendendo la regione un importante polo di attrazione per l’istruzione superiore.

Conclusione

La domanda di corsi di italiano tra gli immigrati non è solo un segnale di necessitĂ  linguistica, ma anche un indicatore chiave della volontĂ  di integrazione di queste comunitĂ  nel tessuto sociale italiano. Investire nell’insegnamento della lingua è fondamentale per costruire una societĂ  inclusiva e coesa dove ogni individuo può contribuire attivamente.