Dengue inarrestabile | Sei davvero al sicuro? Scopri perché 4 miliardi di persone rischiano!

La Dengue raggiunge livelli storici: oltre 12 milioni di casi nel 2024

ROMA – Il mondo si trova ad affrontare quella che è stata definita la più grande epidemia di dengue di tutti i tempi. Nel 2024, i casi accertati di dengue hanno già superato la soglia dei 12 milioni, un incremento drammatico rispetto ai 6,5 milioni registrati nel 2023. La situazione ha attirato l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che avverte del rischio crescente che riguarda circa 4 miliardi di persone nel mondo.

Gli scienziati avvertono che l’attuale ambiente socio-economico e climatico sta creando le condizioni ideali per la diffusione del virus. L’urbanizzazione accelerata, il cambiamento climatico e l’aumento dell’obesità sono fattori che rendono la popolazione globale maggiormente vulnerabile alla malattia. Secondo il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, “la rapida diffusione degli ultimi anni è una tendenza allarmante”.

L’America Latina è attualmente l’epicentro della crisi sanitaria, con un numero elevato di casi segnalati anche in alcune aree dell’Africa e del sud-est asiatico. Tuttavia, il virus sta estendendo la sua portata, emergendo anche in Europa, dove le infezioni di dengue hanno cominciato a manifestarsi. Questo sviluppo desta preoccupazione negli esperti di salute pubblica, che temono che l’epidemia possa ulteriormente allargarsi senza un intervento adeguato.

Attualmente, non esiste una cura specifica per la dengue, sebbene siano in corso studi su potenziali trattamenti. Recentemente, un’importante sperimentazione di un antivirale sviluppato da Johnson & Johnson è stata interrotta, mentre il team di ricerca guidato dal dottor Yacoub sta indagando sull’efficacia di antivirali già esistenti per altre infezioni. Gli scienziati sperano di ottenere risultati significativi nei prossimi anni.

In termini di prevenzione, esistono attualmente due vaccini disponibili, ma ognuno presenta delle limitazioni. Il Dengvaxia è indicato solo per le persone che hanno già contratto la malattia, altrimenti aumenta il rischio di infezioni gravi, limitando così la sua applicabilità nelle campagne di immunizzazione di massa. D’altro canto, il vaccino Qdenga si sta dimostrando più promettente e sta attualmente venendo utilizzato in Brasile per contenere i focolai.

In un contesto globale sempre più interconnesso e vulnerabile, la lotta contro la dengue si preannuncia ardua. La necessità di strategie efficaci, combinando ricerca, prevenzione e sensibilizzazione, è più che mai urgente per proteggere la salute pubblica e mitigare gli effetti devastanti di questa crescente epidemia.