Meloni accusa la magistratura di indifferenza verso la volontà popolare
“C’è un certo menefreghismo verso la volontà popolare”. È così che il premier Giorgia Meloni ha risposto alle domande riguardanti le recenti controversie legate al ruolo della magistratura in Italia. Intervistata da Tommaso Cerno nel corso della festa per gli 80 anni del quotidiano Il Tempo, Meloni ha affrontato temi caldi, come la sentenza del Tribunale di Roma sul decreto di trattenimento di migranti albanesi, e la vicenda del capo di gabinetto Francesco Spano.
La leader di Fratelli d’Italia ha esortato a non considerare un complotto, ma ha sottolineato una “certa indifferenza” da parte della magistratura nei confronti delle scelte del governo, insinuando che tale atteggiamento possa nuocere alla stabilità del suo esecutivo. Meloni si è dichiarata convinta che la sentenza sulla gestione dei migranti albanesi, definita “irragionevole”, si allontani dalla visione governativa, criticando anche un giudice che avrebbe espresso pubblicamente la sua opposizione al protocollo Italia-Albania.
Un forte investimento nella gestione dei migranti
Il protocollo in questione, a detta della premier, “funzionerà”, rafforzando la posizione del governo sulla gestione dei flussi migratori. Meloni ha chiarito che non permetterà che politiche alternative e contrarie a quella governativa compromettano gli accordi internazionali, esprimendo una determinazione ad affrontare le criticità legate ai flussi migratori senza lasciare spazio a opposizioni interne.
La questione Spano e il conflitto d’interessi
Riguardo alla controversa vicenda del suo capo di gabinetto, Meloni ha affermato di non essere stata coinvolta nelle dinamiche che hanno portato alle dimissioni di Francesco Spano. “Non ho parlato con Giuli,” ha detto, riferendosi al ministro della Cultura, evidenziando che si tratta di questioni interne che non la riguardano direttamente. La premier ha inoltre chiesto trasparenza sulle gestioni passate, sollevando interrogativi su come le questioni siano emerse solo ora, “se lavori con quelli di destra tutto diventa più complicato”.
L’alluvione in Emilia Romagna e le elezioni regionali
In merito alla devastante alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, Meloni ha rifiutato di mescolare “il tema dell’alluvione con il tema elettorale”, insistendo sulla necessità di un approccio collaborativo tra le istituzioni per affrontare le emergenze. In risposta alle prossime elezioni regionali in Liguria, ha espresso un moderato ottimismo, lodando la candidatura di Marco Bucci e promettendo sostegno a livello nazionale per il centrodestra.
Riflessioni sul bilancio del governo
Infine, Meloni ha condiviso alcuni pensieri sul suo mandato. “Il bilancio personale è che sono in pace con la mia coscienza”, ha dichiarato, accennando con umorismo alla possibilità che in futuro potrebbe non ricandidarsi. La premier ha sottolineato le sfide economiche legate al superbonus, chiarendo che la gestione passata delle risorse ha portato a sacrifici in altre aree cruciali come le pensioni e la sanità.
In un clima politico sempre più complicato, le parole di Meloni pongono interrogativi sulla relazione tra governo e magistratura, nonché sulla gestione delle emergenze nazionali e delle politiche migratorie. Come si evolverà questo confronto tra i poteri dello Stato? Solo il futuro potrà darci una risposta.