Mancini lascia l’Arabia Saudita dopo un contratto da 25 milioni | I motivi imprevisti dietro questa sorprendente separazione!

Roberto Mancini non è più il ct dell’Arabia Saudita

ROMA – La notizia è ufficiale: l’allenatore Roberto Mancini ha cessato il suo incarico come commissario tecnico della Nazionale saudita. La decisione, presa di comune accordo dal Consiglio di amministrazione della Federcalcio saudita e dallo stesso Mancini, giunge dopo una serie di risultati insoddisfacenti, in particolare nelle qualificazioni ai Mondiali del 2026.

In un comunicato diffuso da Saudi Arabia National Football Teams, si legge che l’accordo stabilisce la conclusione del contratto, segnando così la fine dell’avventura araba per l’ex selezionatore della Nazionale italiana. Mancini aveva firmato un contratto molto remunerativo, valutato 25 milioni di euro all’anno.

“La Federazione desidera ringraziare l’allenatore Roberto Mancini,” afferma il comunicato, “augurandogli tanti successi nella sua carriera.” Questo addio segna un capitolo significativo nella carriera di Mancini, che sarĂ  ricordato per aver guidato l’Italia alla vittoria agli Europei nel 2021.

Nel documento, si conferma inoltre che il nome del prossimo allenatore della squadra sarĂ  reso noto nei prossimi giorni, una volta ultimati tutti i passaggi burocratici legati alla rescissione contrattuale. L’attesa è palpabile tra i tifosi e gli addetti ai lavori, desiderosi di scoprire quale sarĂ  la nuova guida della Nazionale.

Le prestazioni della squadra sotto la gestione di Mancini sono state deludenti, con un bilancio di tre vittorie, tre pareggi e due sconfitte nelle recenti gare di qualificazione. I successi, ottenuti contro squadre come Tagikistan, Pakistan e Cina, non sono stati sufficienti a salvare la posizione dell’allenatore, evidenziando una fase di stagnazione nel percorso sportivo saudita.

Con l’addio di Mancini,**** l’Arabia Saudita si trova ora di fronte a una sfida cruciale: scegliere un nuovo allenatore in grado di rilanciare le ambizioni della Nazionale e migliorare le prestazioni in vista delle prossime competizioni internazionali. La pressione è alta e i riflettori sono puntati su una decisione che potrebbe avere ripercussioni significative per il futuro del calcio nel paese.