Riscoperta di un martire dimenticato | Il cammino sorprendente verso la beatificazione di padre Giovanni Matteo Adami

Avviata la fase diocesana per il riconoscimento del martirio di Padre Adami

Ieri, nella Cattedrale di Mazara del Vallo, è stata ufficialmente avviata la fase diocesana della causa di riconoscimento del martirio di Padre Giovanni Matteo Adami, gesuita ucciso il 22 ottobre 1633 a Nagasaki, presumibilmente a causa della sua fede cristiana. L’annuncio è stato dato nel corso di una celebrazione che ha visto la presentazione del supplice libello da parte del Postulatore, Padre Walter Bottaccio sj, e la designazione dei membri del futuro Tribunale.

L’importanza di questo nuovo sviluppo è stata sottolineata dal giudice delegato dal Vescovo, Don Orazio Placenti, il quale ha affermato che si tratta di un "nuovo impulso alla causa". La fase attuale si integra con quella già avviata dalla Diocesi di Macao subito dopo la morte di Padre Adami, in un percorso che ha registrato diversi passaggi storici, compresi documenti inviati a Madrid e Roma.

Il lungo iter della causa di beatificazione ha avuto inizio grazie allo studio dello storico Giovanni Isgrò, supportato da Edvige Ripa e Maria Fedele Ballatore. Grazie alla ricerca di Isgrò, sono state recuperate lettere inedite che raccontano la vita e le vicissitudini di Padre Adami, compromesse da naufragi e altre difficoltà. Nonostante il carteggio fosse pronto nel 2019, l’emergenza Covid aveva costretto a un’interruzione delle attività.

Durante la sessione pubblica, il Vescovo di Mazara del Vallo, Mons. Angelo Giurdanella, ha accolto il supplice libello e ha designato i membri del futuro Tribunale, che opererà una volta ottenuto il nulla osta dalla Santa Sede. Questo sarà composto da Don Orazio Placenti in veste di Giudice delegato, Don Nino Gucciardi come Promotore di giustizia, Don Giancarlo Tumbarello in qualità di Notaio attuario e Don Pietro Pisciotta come Notaio aggiunto.

Nel corso di questa fase diocesana, il Tribunale sarà chiamato a valutare la documentazione già acquisita, nonché a raccogliere testimonianze da almeno dieci testimoni, al fine di creare un quadro completo sulla figura di Padre Adami, centrale per il processo di beatificazione.

La ripresa di questo cammino rappresenta, dunque, un passo significativo verso una possibile canonizzazione e un omaggio alla memoria di un uomo che ha dedicato la sua vita alla fede cristiana, affrontando pericoli e sfide senza pari.