Francesco Spano si dimette dal Ministero della Cultura: “Sono finito in un tritacarne”
Roma, 25 ottobre 2024 – La politica italiana vive ancora una volta un momento di tumulto, e al centro della tempesta troviamo Francesco Spano, ex capo di gabinetto del Ministero della Cultura. In un’intervista rilasciata a Repubblica, Spano ha dichiarato di aver presentato le sue dimissioni a causa di attacchi insostenibili alla sua vita privata, descrivendo la situazione come un “tritacarne politico ingiusto e ingiustificato”.
“Non mi aspettavo un attacco alla mia vita privata e alle mie scelte”, ha affermato Spano, evidenziando il dolore personale causato dai recenti eventi. Le sue dimissioni giungono in anticipo rispetto alla messa in onda di un’inchiesta del programma Report, prevista per domenica, amplificando le speculazioni sul clima all’interno del governo.
Uno dei temi scottanti che ha alimentato la controversia è il contratto di consulenza stipulato da Marco Carnabuci, marito di Spano, per un importo di 14 mila euro con il Maxxi, museo nazionale di arte contemporanea. Spano ha chiarito che questo contratto non ha nulla a che vedere con le sue decisioni e che non ha avuto un ruolo diretto nelle procedure di assegnazione. "È stata aperta una procedura pubblica, e l’ufficio legale ha gestito tutto nei minimi dettagli", ha dichiarato.
Inoltre, Spano ha sottolineato che suo marito lavorava già per il Maxxi dal 2018, ben prima del suo arrivo come segretario generale. “Il clima non era più sostenibile”, ha spiegato, rivelando che già all’inizio del suo lavoro con il nuovo ministro, si era creato un ambiente di lavoro poco piacevole.
Con la sua uscita, i riflettori puntano ora sul neo-ministro della Cultura, Giuli, il cui ruolo risulta sempre più traballante in questa crisi politica. “Ho rispettato le critiche alle mie scelte di vita”, ha concluso Spano, dimostrando una disposizione a dialogare, ma lasciando intuire l’inadeguatezza delle modalità con cui è stata gestita la sua situazione.
La reazione più ampia alla notizia delle dimissioni di Spano potrebbe avere ricadute significative all’interno del governo e nella gestione dei temi culturali nel nostro paese. Resta ora da vedere come si articolerà la risposta istituzionale a tale crisi e quali conseguenze avrà sulla stabilità del Ministero della Cultura.