VEISCA: una nuova primavera per la viticoltura siciliana
Un percorso di innovazione e sostenibilità avviato dalla Regione Siciliana si concretizza nel progetto VEISCA, che mira a trasformare il panorama vitivinicolo dell’isola. Dopo 36 mesi di studi e ricerche condotte sul campo, il progetto ha coinvolto otto produttori viticoli, selezionato quattro varietà di uva e collaborato con una decina di partner strategici. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, ha trovato il suo culmine presso la Mandrarossa Winery di Menfi, un simbolo della cooperazione tra enti di ricerca e produttori.
Giuseppe Bursi, Presidente delle Cantine Settesoli, sottolinea le potenzialità del territorio siciliano, affermando che VEISCA rappresenta la prosecuzione di un lavoro di dedizione volto a rispondere alle sfide attuali della viticoltura. Tra le problematiche affrontate ci sono la siccità e lo stress idrico, che minacciano la qualità del suolo e facilitano la proliferazione di malattie, come la peronospora. Bursi enfatizza l’importanza di individuare una chiave di lettura per affrontare un momento storico così complesso.
Il progetto si concentra sulla coltivazione di varietà autoctone come Grillo e Nero d’Avola, insieme a varietà internazionali come Chardonnay e Syrah. La scelta di coltivare queste uve su suoli calcarei è cruciale, in quanto influisce sul metabolismo della pianta e sulla qualità organolettica delle uve prodotte. Tuttavia, i viticoltori si trovano a dover affrontare limiti biofisici significativi, tra cui variabilità climatica e condizioni meteorologiche imprevedibili. Da qui la necessità di adottare strategie pratiche che tengano conto della realtà del suolo e dei mercati.
VEISCA è un processo di consapevolezza per chi costruisce la propria identità nel settore vitivinicolo. Attraverso la vinificazione in diverse condizioni di terroir, i ricercatori hanno identificato pratiche agronomiche efficaci, come l’applicazione di reti ombreggianti e l’inerbimento temporaneo. Queste tecniche hanno contribuito a ottimizzare la sostenibilità e l’efficienza produttiva dei vini, i quali si caratterizzano ora per aromi e sapori ben definiti e persistenti.
Il progetto, attivo dal 2020, ha ricevuto il riconoscimento da parte di esperti e istituzioni durante un evento tenutosi il 23 ottobre scorso, dove sono stati discussi i risultati e le prospettive future. "Custodiamo la biodiversità del Vigneto Sicilia", afferma Vincenzo Pernice dell’Assessorato Agricoltura, evidenziando come VEISCA fornisca un bagaglio di conoscenze fondamentali in un settore che deve rispondere a sfide globali come il cambiamento climatico.
Sperimentazione e resilienza sono i tratti distintivi di questo progetto, che non si limita al territorio siciliano ma punta a replicare i successi in altre regioni con caratteristiche climatiche ed enologiche simili. In un panorama vitivinicolo in continua evoluzione, VEISCA si propone non come un punto di arrivo, ma come una vera e propria nuova primavera per la viticoltura siciliana, capace di affrontare le sfide del presente e progettare un futuro di qualitĂ e sostenibilitĂ .