Ancora oltre mille evacuati in Emilia-Romagna, ma la situazione è in miglioramento
Bologna, 28 ottobre 2024 – La situazione in Emilia-Romagna, colpita da alluvioni devastanti, inizia a mostrare segni di miglioramento, sebbene oltre mille persone siano ancora costrette a lasciare le proprie abitazioni. Attualmente, sono 1.052 gli evacuati, di cui 613 nel bolognese, 192 in provincia di Parma e 247 in provincia di Reggio Emilia. La Regione sottolinea che il numero degli evacuati è in continuo aggiornamento, poiché molti cittadini stanno rientrando a casa.
Fortunatamente, nei prossimi giorni non sono previste ulteriori precipitazioni nella regione, offrendo una boccata d’ossigeno alle autorità locali e ai residenti. Tuttavia, rimangono alcuni punti critici, come la frana di Cà di Sotto nel comune di San Benedetto Val di Sambro, che presenta un’evoluzione preoccupante e ha una lunghezza di un chilometro e mezzo. Finora, sono stati mobilitati un gran numero di sistemi di pompaggio nel tentativo di contenere l’innalzamento del livello del vicino invaso.
Un altro problema serio si verifica a San Salvatore di Medicina, dove la rottura principale del Quaderna ha smesso di rilasciare acqua. Gli sforzi per ricostruire l’argine fino a due metri di altezza stanno proseguendo incessantemente, con l’obiettivo di portarlo in quota entro la fine della settimana.
In provincia di Ferrara, a Campotto di Argenta, sono in fase di ultimazione i lavori per l’accesso alla breccia dell’Idice, con la sopraelevazione della Strada Provinciale Cardinala di oltre un metro. Le operazioni continueranno a ritmo serrato, e si prevede che domani la rotta sarà finalmente raggiunta e chiusa utilizzando massi di grande dimensione e terra.
Dall’inizio dell’emergenza, 7.192 volontari della Protezione Civile hanno operato instancabilmente in tutta la regione, offrendo un supporto cruciale alle persone in difficoltà.
In città, a Bologna, le conseguenze dell’alluvione sono ancora molto presenti, specialmente nei comuni più piccoli e medi dell’area metropolitana, dove molte famiglie sono ancora senza casa. Tuttavia, nel capoluogo, le situazioni legate alla mobilità sono state quasi completamente risolte. Unico svantaggio rimane la chiusura del tunnel di viale Sabena, che resterà inaccessibile fino a metà settimana, mentre il Comune di Bologna ha già aspirato circa 110.000 metri cubi d’acqua e sostituito tutti i 300 corpi illuminanti danneggiati.
La speranza è che, con il miglioramento delle condizioni meteorologiche, la situazione possa tornare alla normalità il prima possibile, consentendo a tutti gli evacuati di rientrare nelle proprie case.