L’incidente mortale della studentessa Chiara Adorno? Colpa della distrazione per WhatsApp

Le indagini sulla morte di Chiara Adorno, la giovane di 18 anni investita a Catania (i fatti qui), si sono concluse. Gli inquirenti hanno accertato che sia il motociclista che l’automobilista viaggiavano a velocità significativamente superiore ai limiti consentiti. Inoltre, l’automobilista sarebbe stato distratto da WhatsApp al momento dell’incidente.

I dettagli dell’incidente

Il tragico evento risale al 7 novembre 2023, quando Chiara, studentessa originaria di Solarino, stava attraversando la strada insieme al fidanzato. La giovane è stata colpita prima da uno scooter e poi da un’auto, in un tratto di Circonvallazione nei pressi del Policlinico. L’incidente è stato particolarmente drammatico poiché il fidanzato di Chiara ha assistito all’evento e ha riportato ferite.

La dinamica fatale: velocità e distrazione

Secondo l’avviso di conclusione delle indagini, il motociclista sulla Honda SH stava viaggiando a 72 chilometri all’ora, mentre l’automobilista, alla guida di una Fiat Punto, ha colpito Chiara a una velocità di 85 chilometri all’ora. Entrambi gli investitori non si sarebbero accorti della presenza della studentessa, che da poco si era trasferita a Catania per studiare Scienze biologiche.

La distrazione del conducente: un dramma moderno

Le indagini hanno evidenziato che l’automobilista era distratto dalla lettura di messaggi su WhatsApp, un elemento che aggraverebbe ulteriormente la sua responsabilità. La Procura di Catania sta ora valutando se procedere con il rinvio a giudizio per entrambi i coinvolti nel tragico incidente mortale.