Massacro di Civili a Beith Lahia: Almeno 93 Vittime Secondo Al Jazeera
ROMA – La crisi umanitaria nella Striscia di Gaza si aggrava ulteriormente con l’ennesimo attacco aereo israeliano che ha colpito nella notte un edificio residenziale a Beit Lahiya. Il bilancio è pesante: almeno 93 palestinesi sono stati uccisi, tra cui circa 30 bambini, secondo quanto riportato dal network Al Jazeera.
L’operazione aerea ha distrutto completamente un palazzo di cinque piani, che ospitava circa 200 persone, tra cui famiglie sfollate. In un comunicato, Ismail al-Thawabta, capo dell’ufficio stampa del governo di Gaza, ha definito l’attacco un "orribile massacro contro civili, bambini e donne". La scena di devastazione è stata amplificata dai video e dalle immagini cruente che stanno circolando sui social media, mostrando corpi straziati e una comunità in lutto.
Decine di feriti si sono recati all’ospedale Kamal Adwan, il quale, a causa dell’intensità del bombardamento, ha smesso di funzionare, lasciando molte persone senza cure necessarie. Attualmente, si stima che una quarantina di individui siano ancora dispersi tra le macerie dell’edificio distrutto, alimentando ulteriormente il senso di panico e disperazione tra i sopravvissuti.
Il drammatico evento ha acceso un nuovo dibattito sul conflitto israelo-palestinese, con le immagini della strage che stanno facendo il giro del mondo e suscitando reazioni di condanna da parte di organizzazioni umanitarie e governi. La comunità internazionale osserva in apprensione, ma l’assenza di un intervento decisivo lascia molti a chiedersi quale sarà il prossimo passo per fermare la violenza che continua a mietere vittime innocenti nella regione.
In conclusione, quanto accaduto a Beit Lahiya non è solo un tragico episodio di un conflitto mai risolto, ma un ulteriore monito sulla fragilità della vita umana in una delle aree più colpite al mondo, dove la guerra continua a distruggere famiglie e speranze.