Centrodestra in Liguria: la Giunta tra strategia e incertezze
GENOVA – Mentre in Liguria il centrodestra si prepara a formare la nuova giunta regionale dopo il recente successo elettorale, si profilano già tensioni e incertezze. Marco Bucci, il neo governatore, sembra pronto a fare piazza pulita delle spartizioni tradizionali, rifiutando la logica del ‘Cencelli’, ovvero l’assegnazione dei posti in modo condiviso tra i partiti. Un approccio che fa discutere all’interno dei gruppi politici, ma che riflette la sua volontà di gestire direttamente le scelte strategiche.
I leader locali di Fratelli d’Italia e Lega, Matteo Rosso ed Edoardo Rixi, dovranno tornare a Roma per urgenti impegni e, di conseguenza, dovranno rinviare la discussione su come comporre la giunta. Tuttavia, l’ultima parola spetterà comunque a Bucci, che si è già dimostrato avverso alle logiche di consenso che potrebbero min imprigionare la sua azione.
La complessità della situazione è amplificata dal numero limitato di posti disponibili: appena sette assessori da nominare, a cui si aggiungono il presidente del consiglio e il segretario d’aula. Tra le questioni più spinose vi è la scelta del nuovo assessore alla Sanità. Con il bilancio che presenta criticità, sarà difficile per un partito prendersi l’onere di un ministero così delicato.
I nomi dei candidati stanno già circolando: tra questi, Luigi Carlo Bottaro e Paolo Petralia, attuali direttori generali di ASL, potrebbero entrare nella rosa dei probabili assessori. Anche Luciano Grasso, ex direttore della ASL 3, è al centro delle attenzioni, nonostante il suo flop nella corsa al consiglio. Tuttavia, ciò che rende complessa la situazione è anche la necessità di individuare un finanziatore fidato, un “Piciocchi” regionale.
Parlando dei partiti, Fratelli d’Italia sembra destinata a mantenere una linea di continuità, con il capogruppo uscente Stefano Balleari in pole position per la presidenza del consiglio. Per la giunta, oltre alla conferma di Simona Ferro, si fa spazio alla candidatura di Luca Lombardi, rappresentante del ponente. Per quanto riguarda la Lega, le opzioni includono Alessio e Alessandro Piana, che potrebbero ricoprire ruoli chiave.
Con l’obiettivo di evitare una ripetizione delle divisioni che hanno caratterizzato le amministrazioni passate, Marco Scajola di Forza Italia sembra garantirsi un posto in giunta, dopo aver riscontrato un grande successo alle urne. Il ruolo di coordinatore regionale potrebbe andare a Carlo Bagnasco, mentre Angelo Vaccarezza resta una figura di spicco nel panorama savonese.
Il centrodestra, tuttavia, è consapevole che i nomi in lizza superano di gran lunga i posti disponibili. Come sottolineato da Bucci, sono almeno venti le persone in gioco, ma alla fine solo otto riceveranno un incarico. La situazione si complica ulteriormente dall’ipotesi che Bucci scelga di bilanciare i ruoli di potere tra partiti e civiche, tenendo in considerazione anche le presidenze delle commissioni e i ruoli tecnici per i progetti strategici.
In un clima di avvicinamento alla decisione finale, rimangono molte le incognite e le sorprese che Bucci potrebbe rivelare. Le strategie al momento abbozzate dai vari partiti potrebbero quindi andare incontro a radicali cambiamenti, rendendo il panorama politico ligure ancora più fluido e incerto. Il tempo dirà se il nuovo corso intrapreso dal governatore riuscirà a ritagliarsi uno spazio efficace nel complesso toto-giunta ligure.