Gaza: Israele mette al bando l’Unrwa, Guterres avverte delle conseguenze devastanti per i rifugiati
In una decisione che scuote ulteriormente il già fragile contesto del Medio Oriente, la Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato una legge che sospende le attività dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata ai rifugiati palestinesi. Questa scelta segna una significativa escalation nelle tensioni tra Israele e l’agenzia, la cui missione è fondamentale per milioni di palestinesi.
Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha immediatamente risposto a questa decisione, affermando: “Non esiste alternativa all’UNRWA”. Il funzionario internazionale ha messo in evidenza l’importanza cruciale di questa agenzia per il sostentamento e l’assistenza dei rifugiati palestinesi, sottolineando che le nuove leggi adottate dalla Knesset potrebbero avere effetti devastanti su coloro che già vivono in condizioni di estrema vulnerabilità nei Territori Palestinesi Occupati.
Guterres ha quindi esortato Israele a rispettare i suoi obblighi internazionali. “Chiedo a Israele di agire in modo coerente con i suoi obblighi ai sensi della Carta dell’ONU e del diritto internazionale”, ha dichiarato via social. Il segretario generale ha chiarito che una legislazione nazionale non può annullare gli obblighi internazionali, rendendo evidente che la comunità internazionale continua a guardare con preoccupazione alle decisioni del governo israeliano.
“Sto portando questa questione all’attenzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite”, ha aggiunto Guterres, promettendo di mantenere la massima istituzione dell’ONU informata sugli sviluppi riguardanti questo delicato argomento. Le implicazioni di questa legislatore non soltanto alimentano le tensioni regionali, ma mettono in discussione anche l’efficacia degli sforzi umanitari in atto per supportare una popolazione già duramente provata da decenni di conflitto.
Mentre la comunità internazionale attende di vedere come si evolverà questa situazione, la notizia ha già suscitato reazioni nei principali forum diplomatici, dove si teme che la sospensione delle attività dell’Unrwa possa aggravare ulteriormente la crisi umanitaria in corso a Gaza e in altre aree.
In un contesto in cui la precarietà regna sovrana, la prospettiva di un futuro senza il supporto dell’Unrwa appare sempre più oscura per i rifugiati palestinesi. La questione solleva interrogativi fondamentali sul ruolo delle istituzioni internazionali e sulla capacità della diplomazia di affrontare le sfide di una regione segnata da conflitti protratti e tensioni irrisolte.