Mario Venuti festeggia sull’Etna | Una vita tra note, radici e colpi di scena

Mario Venuti ha festeggiato ieri il suo 61esimo compleanno immerso nei paesaggi unici dell’Etna, trascorrendo la giornata “a funghi e castagne con il mio adorato Rubio” come raccontato in un post social che ha subito raccolto migliaia di like e messaggi d’affetto.

Nato a Siracusa il 28 ottobre 1963, Mario Venuti è un simbolo all’interno del panorama musicale italiano, evolvendo la sua carriera dalla scena indipendente alla canzone d’autore e mantenendo sempre uno stile originale e radicato nelle sue origini siciliane.

La sua passione per la musica nasce sin da giovanissimo, quando si dedica allo studio del pianoforte, per poi passare alla chitarra, al sassofono e al flauto traverso; a soli diciassette anni compone le sue prime canzoni e, assieme ad alcuni amici musicisti, fonda i Denovo, band simbolo della musica indipendente italiana degli anni ’80, in cui Venuti si distingue come chitarrista, cantante e autore, inizia a farsi strada nella scena musicale; insieme ai Denovo, pubblica cinque album in otto anni, contribuendo a gettare le basi della nuova scena rock italiana, prima dello scioglimento del gruppo nel 1990.

Inizia così la carriera solista di Venuti, che esordisce con Un po’ di febbre nel 1994, prodotto dalla Cyclope Records di Francesco Virlinzi, suo mentore e produttore. È proprio grazie a questo legame artistico che nasce una delle collaborazioni più significative della sua carriera, quella con Carmen Consoli, che all’epoca muoveva i primi passi nella musica: con lei Venuti co-firma “Amore di plastica,” brano che porta la Consoli al Festival di Sanremo nel 1996, segnando l’inizio di una carriera fulminante. Nel 1997 Venuti partecipa a Sanremo Giovani con “Il più bravo del reame” come preludio a Mai come ieri, album pubblicato nel 1998 e reso celebre dal duetto con Carmen Consoli nella title track.

Dopo una tournée promozionale di cinquanta concerti, Venuti si dedica alle registrazioni per il successivo album Grandimprese, interrotte bruscamente dalla prematura scomparsa del suo produttore Virlinzi; solo nel 2003, dopo aver ottenuto i diritti del disco, Venuti riesce finalmente a pubblicare l’album, segnando una nuova fase della sua carriera. Nel 2004 il cantante torna a Sanremo con Crudele, brano che ottiene il premio della critica, e nel 2006 è ancora sul palco dell’Ariston insieme agli Arancia Sonora con “Un altro posto nel mondo”; nel 2008 si ripresenta a Sanremo con “A ferro e fuoco,” brano incluso nella sua prima raccolta L’Officina del Fantastico. Da allora pubblica i nuovi album Recidivo (2009), L’Ultimo Romantico (2012) e Il Tramonto dell’Occidente (2014), lavoro realizzato con Kaballà e Francesco Bianconi dei Baustelle e arricchito dalle collaborazioni di Franco Battiato, Alice, Giusy Ferreri e Nicolò Carnesi.

Oggi Mario Venuti è una figura consolidata nella musica italiana e il legame con la sua terra d’origine rimane centrale nella sua vita e nella sua produzione artistica: la giornata di compleanno trascorsa sull’Etna a caccia di funghi e castagne riflette infatti il suo profondo legame con la natura e la Sicilia. Ancora auguri a Mario

Ecco il post social di Mario Venuti

https://www.facebook.com/photo/?fbid=1134976724653567&set=a.264342491716999