Palermo si prepara a rivivere la storia con “Radio Belice non trasmette”
Dal 7 al 10 novembre, la Bottega 5 dei Cantieri culturali della Zisa ospiterà un ritorno atteso: lo spettacolo “Radio Belice non trasmette”, reinterpretato da Dario Muratore. Questo nuovo allestimento, prodotto dal Teatro Ditirammu e dall’Associazione Babel, promette di trasportare il pubblico in un viaggio emozionante nel passato, precisamente negli anni che seguirono il devastante terremoto del Belice del 1968.
Scritto da Giacomo Guarneri e ispirato a “I ministri dal cielo” di Lorenzo Barbera, il lavoro si presenta come una radiocronaca originale, dove la voce della comunità stessa diviene protagonista. Lo spettacolo si distingue per una narrazione che ricorda da vicino l’“Antologia di Spoon River”, rivelando le dinamiche sociali, le tragedie e le speranze di un’epoca caratterizzata da promesse non mantenute e da una povertà di risorse che amplificava il dramma umano.
La regia, a cura di Muratore e Marcello Vaccarino, punta sull’essenzialità, enfatizzando la potenza del racconto. “Sette sedie, un microfono e una voce bastano a raccontare i ricordi di una comunità unita”, spiega Muratore, e con queste semplici ma evocative mise en scène, il pubblico sarà avvolto in una narrativa che si fa ponte tra il passato e il presente.
Grazie alla capacità dell’unico attore, Dario Muratore, di incarnare vari personaggi, lo spettacolo mantiene alta la tensione narrativa senza scadere nel retorico, garantendo una fruizione coerente e significativa. “Il testo diventa un’opportunità drammaturgica per rielaborare una storia che ha segnato indelebilmente un popolo”, riflette Muratore, ricordando l’importanza di far rivivere quei ricordi e le emozioni ad essi legate.
I biglietti per questa rappresentazione intensa sono disponibili a un prezzo accessibile di 10 euro, acquistabili sia online sul sito www.teatroditirammu.it che direttamente sul posto. Le repliche sono in programma dal 7 al 9 novembre alle ore 21.00, e concluderanno domenica 10 novembre alle 18.30.
Questa produzione è parte della Stagione Opera folle, realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura e degli Assessorati regionali al Turismo, Sport e Spettacolo e ai Beni Culturali e dell’Identità siciliana. Un’occasione imperdibile per esplorare un capitolo cruciale della storia siciliana attraverso il teatro e la voce di chi ha vissuto quegli eventi.